Re: Onde elettromagnetiche

From: Henry <henry_at_msn.com>
Date: Sun, 25 Nov 2007 10:06:29 +0100

Andrea ha scritto:

> Ciao a tutti,
> mi chiedevo, ma come diavolo fanno le onde elettromagnetiche a propagarsi
> nel vuoto?
> Qual � la descrizione fisica del fenomeno? Le equazioni le conosco benissimo
> ma non riesco assolutamente a spiegarmi come possa avvenire.
> Grazie!
> Saluti,
> Andrea.

In realta' i campi elettromagnetici non vanno visti come oggetti classici
ma quantistici. Questo significa che i campi elettromagnetici sono in
realta' composti da particelle, di natura quantistica, dette fotoni. In
base alla teoria dei campi quantistici la propagazione di particelle puo'
avvenire nel vuoto in maniera simile a come capita per i corpi
macroscopici.

Ma le onde elettromagnetiche come concepite classicamente non hanno
bisogno di alcun supporto per propagarsi. In effetti, prima della
meccanica quantistica non si e' avuta alcuna evidenza della presenza di
qualsiasi mezzo di propagazione. Dopo l'avvento della meccanica
quantistica e della teoria dei campi quantistici si e' avuta la certezza
che tale mezzo in realta' non esiste affatto.

In pratica il problema e' piu' profondo. Nel senso che il problema e'
capire di che natura sia il supporto su cui i fenomeni quantistici
avvengono, ossia lo spazio-tempo. Ma per capire questo occorre avere una
teoria quantistica che ne contempli le proprieta', cosa che ad oggi ancora
non si ha. Questo perche' una teoria consistente della gravita'
quantistica, universalmente accettata, ancora non esiste.

Esistono due teorie concorrenti: la loop quantum gravity e la teoria delle
stringhe che cercano di rispondere a questa domanda. La prima ha provato
che lo spazio e' in realta' formato da grumi che possono essere collegati
come una rete (reti di spin) per costruire l'ordinario tessuto
spazio-temporale. Il tempo e' invece un'entita' derivata, non
fondamentale. La seconda ha qualche difficolta' concettuale in questo
senso perche' deve assumere in prima istanza che lo spazio-tempo sia un
palcoscenico inerte sul quale avvengono tutti i fenomeni. Ci sono pero'
dei lavori di Connes, un matematico francese, in cui il modello standard,
il modello che descrive le interazioni fondamentali ben verificato
sperimentalmente, puo' essere ottenuto dalla geometria non commutativa,
ossia se lo spazio-tempo ha certe proprieta' simile a quello che capita a
certe grandezze in meccanica quantistica. Questo e' senz'altro un buon
punto di partenza per comprendere la natura dello spazio-tempo, tant'e'
che esistono alcune formulazioni della teoria delle stringhe che ne fanno
uso.

Spero che questo sia sufficiente.

Ciao,

Hnery


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Received on Sun Nov 25 2007 - 10:06:29 CET

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