Il Fri, 27 Jul 2012 11:05:17 -0700, Luciano Buggio ha scritto:
> S.Agostino diceva (del tempo) le stesse cose che avrebbe scritto secoli
> dopo Newton.
> Cito a memoria:
> "Non chiedetemi cos'è il tempo, non saprei spiegarvelo, ma non serve
> perchè lo sapete benissimo anche voi".
"Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se
volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so: così, in buona
fede, posso dire di sapere che se nulla passasse, non vi sarebbe il tempo
passato, e se nulla sopraggiungesse, non vi sarebbe il tempo futuro, e se
nulla fosse, non vi sarebbe il tempo presente. Ma in quanto ai due tempi
passato e futuro, in qual modo essi sono, quando il passato, da una
parte, più non è, e il futuro, dall'altra, ancora non è? In quanto poi al
presente, se sempre fosse presente, e non trascorresse nel passato, non
più sarebbe tempo, ma sarebbe, anzi, eternità. Se, per conseguenza, il
presente per essere tempo, in tanto vi riesce, in quanto trascorre nel
passato, in qual modo possiamo dire che esso sia, se per esso la vera
causa di essere è solo in quanto più non sarà, tanto che, in realtà, una
sola vera ragione vi è per dire che il tempo è, se non in quanto tende a
non essere?"
Un tantino diverso.
> Ritengo che di meglio non si
> possa dire. Con lo spazio, il tempo resterà secondo me per sempre un
> misteroi per la mente umana: direi, insieme a quello dello spazio,
> l'unico mistero (per quanto riguarda la la conoscneza del mondo
> fisico).
"sempre", "unico",... In fisica sono termini azzardati.
> Pensa che ho aperto in vari NG
X-post? Ma bene!
> un 3d dal titolo "Esiste solo lo spazio":
> come dire che al fondo non sappiamo nulla, ma questa non è fisica: di
> fisica, dei fenomeni, possiamo sapere.
Non ho capito cosa vorresti dire, ma non importa.
>> > Newton, introducendo i Principia, in
>> > sede di definizione dei concetti di cui nel testo avrebbe fatto uso,
>> > lo dice espressamente:
>>
>> > "Non definisco inoltre "spazio" "tempo" e "moto", in quanto *omnibus
>> > notissima" (cose stranote a tutti).
>>
>> ROTFL! Peccato che non hai letto le righe che vengono
>> dopo.http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaN/NEWTON_%
20TEMPO_%
>> 20SPAZIO%20E%20MOTO%20ASS.htm
>
> Non rieso ad aprire il link;
Copia > Incolla e vai
> puoi dirmi in due parole cosa ne segue?
"Va notato tuttavia, come comunemente non si concepiscano queste quantità
che in relazione a cose sensibili. Di qui nascono i vari pregiudizi, per
eliminare i quali conviene distinguere le medesime cose in assolute e
relative, vere e apparenti, matematiche e volgari.
I. Il tempo assoluto, vero, matematico, in sé e per sua natura senza
relazione ad alcunché di esterno, scorre uniformemente, e con altro nome
è chiamato durata; quello relativo, apparente e volgare, è una misura
(accurata oppure approssimativa) sensibile ed esterna della durata per
mezzo del moto, che comunemente viene impiegata al posto del vero tempo:
tali sono l’ora, il giorno, il mese, l’anno.
II. Lo spazio assoluto, per sua natura senza relazione ad alcunché di
esterno, rimane sempre uguale ed immobile; lo spazio relativo è una
dimensione mobile o misura dello spazio assoluto, che i nostri sensi
definiscono in relazione alla sua posizione rispetto ai corpi, ed è
comunemente preso come lo spazio immobile; cosí la dimensione di uno
spazio sotterraneo o aereo o celeste viene determinata dalla sua
posizione rispetto alla terra. Lo spazio assoluto e lo spazio relativo
sono identici per grandezza e specie, ma non sempre permangono identici
quanto al numero. Infatti se la Terra, per esempio, si muove, lo spazio
della nostra aria, che relativamente alla Terra rimane sempre identico,
sarà ora una parte dello spazio assoluto attraverso cui l’aria passa, ora
un’altra parte di esso; e cosí muterà assolutamente in perpetuo."
Non c'è male come "non-definizione".
> Volevo dire che nei 107 anni seguenti nessuno ha mai pensato a
> percorrere altre strade, per esempio quella della traiettoria dotata di
> periodicità per spiegare i comportamento ondulatorio della particella.
Chissà come mai, visto che esistono migliaia di dipartimenti di fisica
con decine di migliaia di ricercatori che cercano disperatamente di
pubblicare articoli.
> Ti risulta che questa strada sia stata esplorata? A me no.
Chissà come mai...
> Ed in ogni modo spiegami perchè non conduce a nulla. Ma non lo farai,
> dirai solo che è una stupidaggine e basta.
Non lo faccio perché non mi va di invertire l'onere della prova. Proponi
tu una teoria non-relativistica coerente con le osservazioni e cerca una
rivista che la pubblichi (ti ricordo che Einstein nel 1905 lavorava in un
ufficio brevetti). Se rivoluzionerai la fisica e vincerai il premio Nobel
sarò tra i primi a congratularmi con te.
--
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Received on Tue Jul 31 2012 - 21:24:36 CEST