Re: curiosità miste

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: Mon, 05 Nov 2007 23:59:28 +0100

luh wrote:
> cometa luminosa wrote:
>
>> Giorgio Pastore ed Enrico Smargiassi hanno tentato di dimostrarti che
>> se la distribuzione in frequenza è una costante, allora non lo è la
>> distribuzione in lunghezza d'onda e viceversa.
>
>
> si, ok, ma a me sembra che stiamo parlando di due cose diverse.
>
> io sto parlando di una funzione in cui la variabile (frequenza o
> lunghezza d'onda, a scelta) compare solo formalmente.
>
> ovvero non ha nessun effetto sull'andamento della funzione.

Ci riprovo.
Non so cosa voglia dire che una variabile appaia solo formalmente nel
caso di una distribuzione. La questione di fondo e' cosa tu intendi per
distribuzione di energia in frequenza. Si tratta di una quantita'
fisica. Quindi deve avere una precisa definizione e dovrebbe essere
esprimibile mediante unita' di misura note. Non si e' ancora capito
questa fantomatica costante di cui parli che cosa rappresenta e in che
unita' e' espressa. Quello che significa per me, e praticamente per
tutti i fisici, te lo ho gia' scritto. Se tu hai una diversa
definizione discutiamone ma a partire da definizioni formali e unita'
di misura.

Comunque, capisco la tua difficolta'. A suo tempo ci ho sbattuto il
naso anch' io. Per questo cerco di mostrarti la strada: devi capire,
ragionando sul significato delle quantita' che quello che misuri non e'
  mai la funzione di distribuzione ma, nella migliore delle ipotesi, il
prodotto di questa per un intervallo di frequenze o lunghezze d' onda.
E questo vincola la definizione stessa della quantita' (energia per
intervallo unitario di l. d' onda o di frequenza).

L' effetto di questa definizione e' che, anche se in una variabile hai
una distribuzione, la distribuzione in termini di un' altra variabile
non e' semplicemente data dalla stessa funzione espressa in termini
della nuova variabile ma contiene anche l' informazione di come un
piccolo intervallo di una variabile si esprime a partire da quello
espresso mediante l' altra.

Sembra complicato ma, seguendo la definizione, basta ragionare in
termini di quantita' di energia misurata e non di funzioni
matematiche in astratto. La tua funzione che resta costante puo' essere
una f. di distribuzione solo in una delle due variabili (o la l. d'
onda o la frequenza). Nell' altra variabile non sarebbe accettabile
come f. di distribuzione (rispetto alla definizione) neanche dal punto
di vista dimensionale.

Giorgio
Received on Mon Nov 05 2007 - 23:59:28 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:10 CET