Re: Questa strana parità...

From: Io <a_at_a.a>
Date: Fri, 26 Oct 2007 16:35:07 +0200

Ciao

> Di che libro si tratta?

Veramente sono degli appunti

> In m.q. q e p sono _osservabili_, rappresentate da operatori, con una
> data rel. di commutazione, che agiscono sulle "funzioni d'onda" che
> sono (detto molto alla buona) elementi di uno spazio di Hilbert.
> Tutto questo ti e' gia' noto oppure no?

B� si... solo che ogni tanto lo dimentico :)

> Non esiste una relazione come p = m dx/dt.
> O meglio, esiste, ma in un senso diverso e piu' sofisticato, che penso
> sia meglio per ora non presentarti se nn l'hai ancora incontrato.

Ti riferisci a una relazione in cui si scrive l'operatore p come
p = -i hbar d/dx
e x come
x = *x
?

>> e se la scrivo come
>> psi = exp [i ( dx/dt x - E t)/hbar]
>> questa � la stessa psi di prima, dove non compare pi� il parametro p
>> che succede se la scrivo cos�?
> Succede che hai scritto una cosa senza senso, perche' la x argomento
> della psi *non e'* una funzione del tempo che puoi derivare, ma e' la
> var. indip. della f. d'onda.

Si, ho scritto una sciocchezza...


Per� ritornando al mio problema della parit�, sempre su quegli appunti
leggo che la trasformazione di parit� cambia segno ad ogni vettore
"vero" (vettore polare), mentre lascia invariati gli pseudovettori
(vettori assiali)
Quindi manda
x -> -x e
p -> -p
Giusto???
Da questo ricavo che
P psi(x,p,t) = P exp [i (p x - E t)/hbar] = exp [i ((-p) (-x) - E
t)/hbar] = psi
Cos'� che mi sfugge?

Grazie per le tue risposte, mi stanno aiutando; ciao
Received on Fri Oct 26 2007 - 16:35:07 CEST

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