Re: Qualcuno ha mai visto una particella virtuale? <1192287913.189657.204990@i13g2000prf.googlegroups.com> <47134C6C.D595F2FF@esagramma.it> <1192454906.397035.245320@k35g2000prh.googlegroups.com> <47139E4C.3D2F67D6@esagramma.it> <1192523981.765989.313620@v29g2000prd.googlegroups.com>

From: Marco Parmigiani <m.parmigiani_at_esagramma.it>
Date: Tue, 16 Oct 2007 16:49:49 +0200

Valter Moretti wrote:

> On Oct 15, 7:07 pm, Marco Parmigiani <m.parmigi..._at_esagramma.it>
> wrote:
>
> >
> > come sai non si tratta di approssimazioni numeriche, la situazione e' diversa:
> > da una parte abbiamo "oggetti singoli" (le particelle virtuali) che non
> > hanno senso fisico (cioe' non sono misurabili) se prese singolarmente;
> > dall'altra si hanno effetti misurabii solo se queste "particelle" vengono tutte
> > sommate, cioe' se si sommano tutti i termini degli sviluppi perturbativi...
> >
>
> Ma non � proprio cos�, � invece simile a quanto dicevo per 2pi e
> 6.28 .
> L'interpretazione con le particelle virtuali non � affato essenziale
> nei calcoli.
> Ora mi spiego. Noi abbiamo un processo, un ampiezza di probabilit� < F
> | I >
> che si sviluppa in serie di Dyson, che � un procedimento che viene
> fuori dalla costruzione della teoria dei campi quantistica in modo
> molto naturale e che non necessita della nozione di particella
> virtuale.

In effetti i problemi sorgono quando si vuole dare un significato fisico
alla nozione di "particella virtuale"; in questo caso come potremmo
eliminare dal calcolo termini che rappresentano processi fisici, cosi'
come vengono rappresentati dai diagrammi di Feynman?

se i processi fisici descritti dai diagrammi, in cui sono coinvolte
particelle virtuali, avessere un qualche significato fisico non
potremmo certo dire che i singoli processi sono "virtuali" se presi
individualmente ma diventano "reali" se li sommiamo tutti...

naturalmente il problema non si porrebbe se la rappresentazione
dei diagrammi fosse solo un modo intuitivo di riferirsi ai singoli termini
della serie perturbativa (oppure se la serie convergesse, sommando
tutti i diagrammi);
ma nel momento in cui i diagrammi rappresentano singoli processi fisici,
questi assumono per forza un significato fisico (come del resto credo
gli attribuiva Feynman...)

percio' sarei portato a concludere che la nozione di particella virtuale
non ha un vero significato fisico ma, come dici, e' solo uno strumento
formale molto potente...
tuttavia, se consideri un fenomeno fisico come l'effetto Casimir,
risulta difficile non dare un qualche significato fisico alle particelle
virtuali, se cerchi di interpretare il fenomeno...

xquesto dicevo, a me sembra che la questione non sia cosi' semplice

ciao,
--
marco
Received on Tue Oct 16 2007 - 16:49:49 CEST

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