Re: ma cosa significa?

From: Raffy <raffaele.fabiano_at_katamail.com>
Date: Mon, 8 Oct 2007 10:51:18 +0200

"cometa luminosa" <a.rasa_at_usl8.toscana.it> ha scritto nel messaggio
news:1191750732.624737.63850_at_w3g2000hsg.googlegroups.com...

'> Spero di essere riuscito a darti qualche input, soprattutto intuitivo;
> in ogni caso, bisognerebbe che tu specificassi esattamente di quale
> sistema fisico stiamo parlando, tipo: si ha un punto ( privo di massa
> o materiale), collegato cos� e cos�, immerso in, collegato a...ecc.
> ecc.).

Espongo meglio il sistema fisico.
La questione � se il sistema che descriver� si comporta approssimativamente
pi� come un sensore di posizione, di velocit� o di accelerazione.
Ad ogni sistema (meccanico) viene in ingresso applicato un moto x(t) (in
genere: o una rampa, o uno step o un'onda sinusoidale di freq. f ed ampiezza
A).
In base alla risposta del sistema si deve vedere se essa somiglia pi� a x(t)
(senosore di movimento), alla derivata prima di x(t) (sensore di velocit�),
alla derivata seconda di x(t) (sensore di accelerazione).

Ad es., per una rampa, la derivata prima � un'onda quadra e la seconda, se
non si liscia un po' la rampa in modo da renderla continua, valori infinti
(positivo e negati) in corrispondenza degli istanti di tempo in cui la rampa
parte e si arresta.

Il sistema da analizzare questa volta te lo riporto nella figura di seguito
http://i24.tinypic.com/24mz3t5.jpg, a destra: al punto I si applica il moto
x(t) (x � la diezione verticale nel disegno) ed il segnale risposta del
sistema � la lunghezza dell'elasticit� pura E. V � un elemento viscoso. A
sinistra ecco la risposta del sistema ad una rampa e ad uno step: nel primo
caso otteniamo una forma d'onda che, quanto minore � la viscosita di V,
tanto pi� si approssima alla derivata prima della rampa (il comportamento �
da sensore di velocit�).
Nel caso mostrato in basso a sinistra vi � uno step con la relativa risposta
(che ricordo � El(t), cio� la lunghezza della molla nel tempo): la risposta
sembra approssimare, anche questa volta, la derivata prima di x(t) (step):
ancora una volta si conferma come sensore di velocit� del punto I.

Fin qui a me � parso chiaro, ma poi ha cominciato a fare l'esempio di una
stimolazione sinusoidale: simulandola mi viene che la risposta del sistema
ad x(t) sinusoidale � una sinusoide che rappresenta ancora una volta la
derivata prima di x(t) quando alla forma d'onda ed alla fase, ma la cui
ampiezza � tanto maggiore quanto maggiore � la frequenza di x(t), a parit�
di ampiezza di x(t).

Da questo � sorto il mio interrogativo: se ho una x(t) qualunque, so di
certo che le componenti ad alta frequenza del segnale x(t) sono tanto
maggiori quanto pi� x(t) � spigoluta, angolata, ecc. ossia quanto maggiore �
il numero e l'entit� dei bruschi cambiamenti di velocit� (accelerazioni).
Visto che del sistema in oggetto si dice che � piuttosto un sensore di
velocit�, ma allo stesso tempo si ammette che maggiore � la frequenza dello
stimolo sinusoidale � pi� il sistema risponde comportandosi da filtro passa
alto (con risposta alla basse freq. di ampiezza tanto minore quanto minore �
la freq. di x(t)), allora mi sorge il dubbio: tutto finora sembra dimostrare
che il nostro � un sensore di velocit�, ma se risponde meglio alle alte
freq. e queste in un segnale sono legate alle brusche accelerazioni, allora
non dovremmo forse parlare di sensore di accelerazione?

Non trovo il punto d'inghippo.
Attendo una tua risposta illuminante.
Grazie
Received on Mon Oct 08 2007 - 10:51:18 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Sat Jan 04 2025 - 04:23:32 CET