Re: Quantizzazione dei campi

From: argo <brandobellazzini_at_supereva.it>
Date: Sat, 06 Oct 2007 00:52:21 -0700

On 5 Ott, 20:26, pob..._at_libero.it (pobedy) wrote:
[...]
> Perch�,adesso,essa segna il passo,e non � capace di formulare una teoria di
> campo
> unificata?......cosa ne pensate...davide

Non direi proprio che segni il passo, e poi non e' vero che non sia
capace di formulare una teoria di campo unificata (e se anche fosse?
Chi ci dice che la natura e' unificata nelle interazioni?).
Innanzi tutto elettromagnetismo e interazioni deboli sono in un certo
senso gia' unificate dalla cosiddetta teoria eletrodebole.
Poi di teorie unificate delle forze deboli-forti-elettromagnetiche ce
ne sono molte.
Quindi non e' un problema della teoria di campo che con il suo
formalismo e' in grado di dedscrivere tali teorie unificate. Il
problema e' semmai che le teorie costruite fino ad ora hanno dei
problemi sperimentali: alcune loro previsioni non sono in accordo con
le osservazioni.
Tra queste le piu' ricorrenti sono il decadimento del protone in tempi
per i quali sarebbe stato osservato, e alcune violazioni dei test di
precisione elettrodeboli essenzialmente basati sui dati del LEPII e
del Tevatron.

Se invece ti riferisci alla gravita' potresti aver ragione a dire che
la teoria dei campi e' inadeguata. Certo non direi che la QFT segni il
passo oggi, quando l'inclusione della gravita' non e' un problema
sperimentale (prossimo o futuro prossimo). Poi si sa ci sono problemi
in cosmologia con le osservazioni quindi chissa'.
Ciao
Received on Sat Oct 06 2007 - 09:52:21 CEST

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