Raffy wrote:
[...]
La caratteristica di un sensore *ideale* di velocita' e':
y(t) = k * dx(t)/dt = k * v(t)
cioe' fornisce in uscita un valore proporzionale alla derivata della
posizione.
In altre parole, y(t) segue fedelmente l'andamento della velocita' v(t),
a meno di una costante moltiplicativa.
La relazione che lega ingresso e uscita del tuo sensore e' invece
(trascurando la massa dell'elemento viscoso):
dx(t)/dt = v(t) = (K/k)*y(t) + dy(t)/dt
in cui K e' la costante elastica, k la viscosita'
La domanda e': si puo' considerare un buon sensore di velocita'?
Certo che si puo': a patto che lo spettro significativo della v(t)
sia limitato a w << (K/k), e quindi hai:
v(t) = (K/k)*y(t)
Se invece la v(t) ha uno spettro significativo alle alte frequenze
(cioe' forti accelerazioni), la y(t) non riesce piu' a seguire
l'andamento della v(t).
Saluti
Received on Tue Oct 09 2007 - 08:07:33 CEST
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