Re: Conducibilità termica
Il Fri, 28 Sep 2007 12:03:30 +0200, Rocky3 ha scritto:
> Ciao a tutti!
> Non riesco a capire un passaggio in questo ragionamento.
> Si considera una lastra piana multistrato le cui dimensioni lungo y e lungo
> z tendano all'infinito. La temperatura e il suo gradiente sono funzioni
> solo di x (giusto?). In x = 0 abbiamo la temperatura T_0, in x = L1 abbiamo
> T_1, in x = L2 abbiamo T_2 e in x = L3 abbiamo T_3. L1 � lo spessore del
> primo strato, L2-L1 quello del secondo, ecc.
> Il salto di temperatura globale � T_3 - T_0 > 0. Trovo scritto nelle
> dispense che il calore Q che attraversa ogni interfaccia deve essere lo
> stesso, ovvero Q1 = Q2 = Q3 = Q, altrimenti si avrebbe accumulo di calore.
> Perch�?! L'importante alla fine � che tutto il calore arrivi a L3!
> Cosa mi sfugge?
> Grazie a chiunque potr� aiutarmi!
>
> Rocky3
L'esempio che fai � monodimensionale (le variazioni sono solo lungo X) e
stazionario (tutte le grandezze non variano nel tempo). Se in uno strato
entrasse pi� calore di quanto ne uscisse, la sua temperatura aumenterebbe,
e l'ipotesi di stazionariet� sarebbe violata. Se invece analizziamo un
transiente, allora il Q pu� variare tranquillamente da uno strato
all'altro.
Ciao.
Received on Sat Sep 29 2007 - 14:36:13 CEST
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