>
> E' una parziale, e voluta, esagerazione, quello che dice Fabri.
> ...
> ...nel corso di cinquant'anni i fisici si sono sforzati di colmare la
> distanza fra la domanda ingenua...
>
> Quello che ho valutato, costante di tempo della probabilit�
> di decadimento, non � affatto scollegato ...
>
> Se avessi premesso questo discorso ai numeri ne avresti ricavato
> una pessima impressione ..
>
la tua polemica (garbata) con Fabri e le bacchettate (salutari) per me
sono un chiaro invito (che gi� mi era arrivato da Fabri) ad accettare
per il problema che pongo l'approccio fornito dalla m.q.
Con il rischio di sentirmi dire "di nuovo non hai capito" prover�
qui a dare una definizione molto approssimata di m.q.
per mio uso e consumo, in base
a quel poco che finora ho letto, principalmente su Wikipedia:
"si occupa degli stati dei sistemi, nel senso di definirne, attraverso
la funzione d'onda, la probabilit� che si verifichino, senza curarsi
di come il cambiamento di stato � avvenuto".
Invece, proprio del "cambiamento" io avrei voluto occuparmi e non
finir� qui, ma per adesso accantono le mie velleit�.
Tornando alla questione che ponevo, la m.q. calcolerebbe la probabilit�
che il sistema passi dallo stato "elettrone eccitato" a quello
"elettrone diseccitato + fotone" nell'intervallo T1, T2.
Probabilit� = 1 solo per intervallo infinito.
Se possibile, sarebbe oltremodo gradita una conferma/smentita/revisione etc
del mio modo grossolano di recepire la m.q. nonch� dell'esempio relativo
all'elettrone, dopodich� avrei tante altre domande a cominciare
dall'elettrone
visto come
"onda stazionaria che presenta una determinata funzione di distribuzione
dotata di simmetria sferica rispetto al nucleo" ...
http://it.wikipedia.org/wiki/Meccanica_quantistica#Descrizione_della_teoria
> Diciamo che non hai detto nulla del tuo curriculum ...
laurea in matematica nella notte dei tempi (Ottobre 1969) a Torino,
dunque un esame di fisica2 nel 1966 passato con molta fortuna (quella
con la "C" maiuscola) perch� un sacco di cose, come vedi nulla �
cambiato, non le avevo proprio capite, e istituzioni di fisica
matematica l'anno successivo.
Il che lascerebbe pensare che sono un po' pi� che sessantenne, ma
in relat� di anni ne ho 72 (classe 1935), cio� sono approdato
all'universit� quasi trentenne. Una storia lunga. Tutti abbiamo una storia
lunga, tanto pi� noiosa e ordinaria quanto pi� lunga.
A ondate successive ho tentato di colmare la mie lacune, ogni volta
distratto dai problemi pi� diversi: tipicamente lavoro e famiglia.
Vorrei che questa fosse la volta buona, ma purtroppo ho detto la stessa
cosa.altre volte.
Grazie per l'attenzione.
--
Giorgio Chiantore
Received on Tue Sep 11 2007 - 23:32:09 CEST