Re: tempi dei salti energetici---

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 14 Sep 2007 20:34:47 +0200

Soviet_Mario ha scritto:
> In chimica diamo per "noti" almeno gli ordini di grandezza medi
> richiesti da queste transizioni elettroniche (nelle molecole almeno,
> non so se adatti ad altri stati della materia), e sono dell'ordine di
> grandezza (se non ricordo male !) di 10^(-15) secondi.
Per come lo capisco io, quel 10^(-15) s = 1 fs (femtosecondo) ha tutta
un'altra origine e significato.
E' il periodo tipico della radiazione emessa (o assorbita) in una
transizione elettronica. Prendi E = hf, e vedrai che quel periodo
(frequenza f = 10^15 Hz) corrisponde a un salto di 3 eV.

> Parlo proprio del tempo "proprio" della transizione, senza alcun
> riferimento alla vita media degli stati eccitati,
Infatti, la vita media non c'entra.
Anzi, il concetto e' che il moto dei nuclei o anche gli urti fra le
molecole non hanno importanza perche' sono assai lenti rispetto a
questa frequenza.

Lo puoi vedere anche in termini d'indeterminazione: se la frequenza
dcegli urti e' molto minore, essi causeramnno un piccolo allargamento
della riga emessa o assorbita, e niente di piu'.
Se consideri le vibrazioni e rotazioni dei nuclei, queste produrranno
dei sottolivelli (le bande) con separazioni assai piccole rispetto ai
salti di energia elettronici.
Di qui si giustifica quella che si chiama appross. di
Born-Oppenheimer.
    

-- 
Elio Fabri
Received on Fri Sep 14 2007 - 20:34:47 CEST

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