Re: esiste il libero arbitrio? Il pensiero e' concreto o e' astratto?

From: Piercarlo <ramukreip_at_yahoo.it>
Date: Tue, 28 Aug 2007 23:03:25 +0200

marcofuics <marcofuics_at_netscape.net> wrote:

> On 25 Ago, 11:24, ramukr..._at_yahoo.it (Piercarlo) wrote:
>
> > Nemmeno quello! :-). Un *vero* libero arbitrio comporterebbe, in ultima
> > istanza, anche una "vera" possibilit� di fare miracoli. NIente miracoli,
> > niente libero arbitrio! :-).
>
> Un "miracolo" e' qualche cosa che non dovrebbe/potrebbe accadere; se
> il miracolo "accade" allora chi lo fa e' un santo... ma in che senso?

Bisognerebbe prima trovarne uno e poi chiederglielo... ;-)

> Dunque, se noi potessimo fare miracoli allora saremmo fuori dalle
> leggi della natura....poiche' il solo pensiero non cambia le cose,
> visto che noi siamo fatti di carne e ossa, siamo materia e come tale
> ubbidiamo alle leggi della natura sulla materia.

Il punto secondo me � proprio questo: il libero arbitrio, come l'hanno
dipinto finora in termini pi� o meno assoluti, *�* fuori dalle leggi di
natura. Non appena ti confronti con la natura e le sue leggi, il libero
arbitrio deve sottoscriverne i vincoli altrimenti, semplicemnte, non
cava un ragno dal buco.
>
> Allora il libero arbitrio :
> 1)O e' solo del pensiero;
> 2)O e' solo su una opzionalita' ristretta di possibilita'.....

Direi soprattutto la seconda. Siccome anche il pensiero non si crea da
nulla ma per trasformazione di informazioni acquisibili dall'esterno o
gi� acquisite (e magari gi� precedentemente rielaborate), mi pare
abbastanza naturale considerare il libero arbitrio del pensiero limitato
quanto le possibilit� che si hanno di rielaborare pensieri e
informazioni. Insomma, anche a livello di fantasia non � che si scappi
pi� di tanto!
A sostegno di ci� mi viene da rimarcare che, anche nella narrativa, alla
fin della fiera, non emergono altre idee o concetti che non siano
riconducibili al background di conoscenze generali tipiche del momento
in cui un racconto, un romanzo, una sceneggiatura ecc. vengono scritti

> Il pensiero e' concreto o e' astratto? Puo' influire sulle cose?

Posta cos� � una domanda un po' vaga... Comunque, lasciando in sospeso
se � "concreto o astratto" direi che, se il pensiero � traducibile in
azioni fisiche (o sequenza di azioni fisiche) possibili (cio�, per
capirci, non il traversare un corso d'acqua camminandoci sopra!) allora
il pensiero pu� influire sulle cose. Ma questa influenza � possibile se
in precedenza � stato approntato un qualche genere di "pannello di
comandi" con le istruzioni del caso su come usarlo. Altrimenti ciccia!
:-). Per come la vedo io, l'evoluzione di pensiero e strumenti per porlo
in atto � un processo intereattivo che si evolve nel tempo: il pensiero
elabora possibili soluzioni strumentali di problemi che, una volta
concretizzate, suscita altri pensieri e altre elaoborazioni per
fronteggiare problemi non solo non affrontabili prima ma magari neppure
"pensabili" prima.

Tutto imho e tutto un bel po' incasinato, sorry! :-(

Ciao
Piercarlo
 
Received on Tue Aug 28 2007 - 23:03:25 CEST

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