Re: fisica del terzo millennio

From: Piercarlo <ramukreip_at_yahoo.it>
Date: Sat, 25 Aug 2007 10:56:52 +0200

Ivan <20186invalid_at_mynewsgate.net> wrote:

> Ipotizziamo un potente calcolatore.
> Esso contiene na quantit� enorme di dati che descrivano situazioni
> sperimentali. Nessuna regola, nessun modello: semplicemente dati.

Questo "computer" esiste gi� ed � l'universo stesso. Ed � anzi ancora
pi� sofisticato visto che non "descrive" le situazioni sperimentali ma
*�* le situazioni sperimentali. Ma il fatto che l'universo funzioni e
"viva" osservando tutta una serie di regole non per questo ha
"coscienza" del suo stesso funzionamento. Non pi� di quanto tu possa
aver coscienza del funzionamento dei tuoi organi interni senza aver
prima studiato medicina.

I dati e le esperienze non hanno gran valore se non esiste un qualcosa
in grado di collegarli tra loro. Altrimenti � come pretendere di avere
in casa tutta la letteratura italiana (ad esempio) solo perch� hai un
dizionario completo che contiene tutte le parole che si possono usare.
E' evidente che le cose non stanno cos�: le parole, se non sono inserite
in un *discorso*, non indicano niente di pi� s� stesse. Gi� il fatto che
una parola, un sostantivo indichi un oggetto ben definito significa aver
avuto a disposizione un meccanismo in grado di stabilire connessioni tra
le parole e gli ogetti che indicano, facolt� questa non posseduta dalle
parole in s� stesse ma solo da altre entit� che hanno *almeno* la
facolt� di leggerle.

I dati sperimentali di qualsiasi scienza da soli sono nella stessa
situazione delle "parole" appena descritte: sono solo dati che, oltre a
rappresentare se stessi, non vogliono dire nulla. Anche qui occorre un
"discorso" in cui inserirli per dar loro un senso perch� di per se,
semplicemente, non hanno alcun senso.

Tutto imho...

Ciao
Piercarlo
Received on Sat Aug 25 2007 - 10:56:52 CEST

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