Re: Approssimazione dell'Ottica Geometrica

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Thu, 27 Sep 2018 15:09:24 +0200

Gino Di Ruberto ha scritto:
> Amici, _senza voler contraddire nessuno_, ma come possiamo affermare
> che il rapporto λ/D non sia influente per poter trascurare gli
> effetti dell'ottica ondulatoria?
Di sicuro non contraddici me, che non mi sono mai sognato di affermare
una cosa del genere.

Ti ripeto quello che ho scritto:
> Wakinian Tanka ha scritto:
>> Ma quando dall'equazione (3) passa all'equazione dell'iconale, dice
>> solo che quest'ultima si ottiene "per k grande" che e' anche peggio
>> che dire "quando la lunghezza d'onda e' piccola rispetto alle
>> dimensioni degli oggetti in gioco, come fanno la maggior parte dei
>> testi:
> E' vero, lo dicono tutti ed è platealmente sbagliato.
Dopo di che ho proposto un esempio in cui l'oggetto più piccolo (il
foro) ha diametro 1 mm.
E ho commentato:
> Eppure 1mm è 2000 volte la l. d'onda della luce alla quale gli occhi
> sono più sensibili.
Questo per dimostrare che il criterio citato da WT: "quando la
lunghezza d'onda e' piccola rispetto alle dimensioni degli oggetti in
gioco" come criterio per rendere valida l'appross. dell'ottica
geometrica è platealmente falso: nel mio esempio il criterio è
rispettato per un fattore 2000, eppure la diffrazione è presente e ben
visibile.
Naturalmente non ho scoperto niente: è una cosa ben nota a chiunque
sappia un minimo di ottica.
Il mio scopo era solo di dimostrare che *troppo spesso* parla di
queste cose gente che a quel minimo non ci arriva.

Quanto a me, ho dato una fonte. Chi vuole si guardi quelle lezioni e
poi mi dirà se io conosco l'ottica opure no.

> allora
> arcsin(1,22 λ/D) = circa 2'20'' ben distinguibili dell'occhio umano
> sano.
E ti sei dimenticato l'ingrandimento angolare del binocolo, che sarà
almeno un 7x...
                            

-- 
Elio Fabri
Received on Thu Sep 27 2018 - 15:09:24 CEST

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