Re: precisione e accuratezza

From: Michele Falzone <falzonemichele_at_libero.it>
Date: Mon, 27 Aug 2007 16:49:32 +0200

luh ha scritto:

> IW2GNB wrote:
> >> allora il punto e' che stai usando due "quasi" sinonimi per definire la
> >> stessa cosa?
> > Credo di no.

> come gia' detto se vuoi spaccare il capello in due si, hai ragione, ma
> dal lato pratico se vado a comprare uno strumento mi aspetto che la
> classe dichiarata comprenda le varianze causate dallo strumento (che per
> motivi suoi su piu' misure puo' leggere valori differenti) e dalla sua
> calibrazione.

> se poi hai a che fare con uno strumento da laboratorio metrologico
> allora si, avrai a disposizione un campione di calibratura e una
> regolazione per effettuare la calibratura, ma su uno strumento
> commerciale te li scordi (a parte la regolazione dello zero sugli
> strumenti a lancetta :-), o tuttalpiu' dell'offset che pero' non e' una
> calibrazione )

In entrambe le categorie di strumenti, a prescindere le varie possibili
tarature, ti ritrovi un numerino che � la classe di precisione,
praticamente definita come il massimo errore percentuale riferito al
valore di fondo scala, e da questo puoi risalire all'errore assoluto
accidentale che ritrovi in ogni lettura.
Parlo di errori accidentali, visto che gli eventuali errori sistematici
devi essere in grado di poterli decurtare.

Ciao




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Received on Mon Aug 27 2007 - 16:49:32 CEST

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