(wrong string) � ristretta
"transumante" <girolami_at_studenti.ph.unito.it> ha scritto nel messaggio
news:1187283599.456678.49020_at_w3g2000hsg.googlegroups.com...
> si mise a punto un esperimento di Michelson-Morley
> atipico, utilizzando la luce solare, quindi in moto rispetto
> alla terra, che comunque ha dato lo stesso risultato
> dell'esperimento solito
per favore chiariscimi le idee su questo punto.
Ho letto qua e l� che un certo Tomashek (spero non
ci sia una acca di troppo) molti anni fa (non so quanti)
misur� la velocit� (relativa a un laboratorio terrestre)
della luce proveniente da una sorgente extraterrestre
(una stella, immagino) in due situazioni diverse:
mentre la terra correva verso la sorgente, e poi, sei mesi dopo,
mentre fuggiva dalla sorgente.
Due domande:
1) ne sai niente? Non ho trovato nulla n� sui libri
n� su Google (anche se Tomashek � citato, ma per altre
questioni, se ricordo bene a proposito dell'effetto
Sagnac, che per� non c'entra con quel che dico io).
2) ha qualcosa a che fare con quello che hai detto?
(cio� col M-M atipico)
Il punto � questo: le osservazioni (famosissime e
stracitate) di De Sitter sulle stelle doppie dimostrano
(o almeno suggeriscono fortemente) che la velocit�
della luce non dipende da quella della sorgente, e fin qui
OK, � una conferma del secondo postulato della RR.
Le osservazioni di quell'altro signore dimostrerebbero
una cosa ancora pi� importante, e cio� che la velocit�
della luce non dipende dal moto dell'osservatore verso
la sorgente; insomma, che c � una velocit� assoluta.
Questo fatto da solo � sufficiente a far crollare
la cinematica galileo-newtoniana.
Le osservazioni di De Sitter non arrivano a tanto,
perch� anche la velocit� del suono non dipende
da quella della sorgente, e questo non implica che la velocit�
del suono sia assoluta e che la cinematica classica sia
da abbandonare, per arrivare a tanto occorre aggiungere
il principio di relativit�. Ecco perch� dico che le osservazioni
di Tomashek sono pi� importanti. Eppure non se ne parla mai.
Grazie,
Corrado
>> 2) Consideriamo l'esperimento di Michelson Morley. Perch� il tempo
>> impiegato
>> dalla luce a percorrere il tratto perpendicolare al moto terrestre
>> � dato
>> da:
>>
>> (2l/c)*(1/sqrt(1-v^2/c^2))
>>
>> dove v � la velocit� di rotazione terrestre, e non pi�
>> semplicemente da:
>>
>> 2l/c???
>
> ct=2sqrt(l^2+(vt/2)^2) da cui segue t=2l/c(1/sqrt(1-v^2/c^2)) dove v
> �
> la velocit� del "vento d'etere"
>
>
>> Le mie ragioni su quest'ultima affermazione sono le seguenti:
>>
>> se la luce percorre un tratto triangolare non bisognerebbe
>> considerare come
>> vettore velcit� il seguente:
>
> ok
>
>> v1 = v*i+c*j
>>
>> dove i e j sono i versori di un sistema di riferimento con asse
>> delle
>> ascisse orientato secondo il moto terrestre e asse delle ordinate
>> orientato
>> secondo il moto del secondo raggio di luce.
>
> sopra hai scritto che il raggio di luce compie un tragitto
> "triangolare", e lungo quel tragitto ha velocit� c, come puoi adesso
> metterlo sull'asse y ?
>
> Se ti interessa ho ancora le disp. del liceo di relativit�, mi
> ricordo
> che sta parte era trattata diffusamente...se vuoi te le mando
Received on Tue Aug 21 2007 - 01:35:26 CEST
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