Il 11/09/2018 08:22, brunohonda19_at_gmail.com ha scritto:
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> Al capitolo 10 di Insegnare relativita' nel XXI secolo e precisamente a pag. 12 il Prof.Fabri fa un calcolo di quanto viene il raggio di curvatura Rc ed il risultato e' 1,7*10^11m .
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> Ora indipendentemente dal risultato numerico che poteva essere 1,7*10^10m o 1,7*10^12m , non ho capito cosa indica questa misura .Il raggio di curvatura dello spazio-tempo creato dalla Terra e'quel raggio sotto la cui influenza cadrebbe un'altro corpo che passasse nelle vicinanze? La curvatura dello spazio-tempo ha sostituito la forza di gravita' Newtoniana, ma anche sostituendola, l'effetto della curvatura non si estende all'infinito? Quindi ripeto cosa vuol significare quel valore di 1,7*10^11m ?
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Seppure in ritardo, vorrei provare anch'io a rispondere al tuo
interessante post.
Se ho capito bene, almeno per ora, a te basterebbe sapere cos'è la
curvatura dello spazio-tempo e come si misura.
Quindi vorrei provare a spiegartelo, nonostante che le mie conoscenze
non siano quelle di un fisico.
Almeno per ora ti chiedo di non pensare allo spazio-tempo curvo, che
d'altronde, a mio parere, è impossibile.
Ma di pensare che lo spazio sia una sostanza nella quale sia la materia
che le onde elettromagnetiche, si manifestano, come anche due fisici
importanti, quali Werner Heisenberg e Max Born, hanno affermato.
E che abbia una densità (se lo spazio è una sostanza e se si espande, è
evidente che debba avere anche una densità), che sia influenzata dalla
presenza della materia.
E cioè che sia meno denso vicino alle masse materiali e sempre più denso
man mano che ci si allontana da esse.
E che gli oggetti materiali tendino a muoversi verso dove lo spazio è
meno denso e cioè verso altri oggetti materiali.
E che la velocità della luce sia isotropa solo rispetto ad esso.
E che la velocità con la quale scorre il tempo, sia funzione della
densità dello spazio. E cioè che più lo spazio è denso e più veloce
scorre il tempo.
Pertanto dato che lo spazio è sempre più denso, man mano che ci si
allontana dalla superficie della Terra, il tempo scorre più velocemente
man mano che ci si allontana dalla Terra, come risulta nella realtà (per
esempio, nel GPS).
In conclusione, secondo la mia visione, lo spazio è euclideo ed ha tre
dimensioni ed una densità, e la velocità del tempo è funzione della
densità dello spazio nel luogo dove viene misurato.
Ora provo a spiegare perchè, invece, per la Relatività Generale (RG) lo
spazio-tempo è curvo.
In base ai risultati dell'esperimento di Michelson e Morley (MM), dai
quali risulta che la velocità della luce è isotropa rispetto a qualunque
sistema di riferimento inerziale (ma secondo Lorentz tale risultato è
viziato dal rallentamento del tempo e dalla contrazione
dell'interferomentro di MM, in funzione della sua velocità rispetto allo
spazio - che per Lorentz corrisponde all'etere), Einstein ha dedotto la
teoria della Relatività Ristretta (RR), le cui trasformazioni usano le
tre dimensioni spaziali più la dimensione temporale, per cui lo spazio è
"diventato" spazio-tempo.
Successivamente Einstein, con la RG, ha dimostrato che la velocità del
tempo è funzione della distanza dalle masse materiali, come poi risultò
anche nella realtà (per esempio, nel GPS).
Infatti nel paragrafo 6.6 del capitolo relativo alla RG, del suo libro
“Sei pezzi meno facili”, Feynman dimostra lo scostamento tra due orologi
situati a quote diverse.
Ecco il link per ottenere il libro, anche se in lingua inglese
https://nirstern.files.wordpress.com/2016/04/six-not-so-easy-pieces.pdf
dove puoi trovare le figure che cito qui di seguito.
Feynman trova anche il valore numerico dello scostamento per 20 metri di
dislivello, e cioè 2x10^(-15), e cioè di 1x10^(-16) per metro di dislivello.
Lo dimostra ragionando su un'astronave accelerata, in cui si capisce che
se si mandano due segnali da prua a poppa distanziati di un secondo,
essi arrivano distanziati di meno di un secondo. Quindi per un
osservatore accanto all’orologio a poppa, quello a prua va più veloce.
Dopo di che pone l'astronave sulla superficie terrestre ed usa il
Principio di Equivalenza (PE) per dedurre che l'effetto che si vedeva
nell'astronave accelerata si deve vedere anche nel campo gravitazionale
terrestre.
Poi nel paragrafo 6.7 basandosi sui ragionamenti esposti nel paragrafo
6.6, Feynman dimostra la curvatura dello spazio-tempo aiutandosi coi
grafici di cui figura 6.18.
Nel grafico (e) si vede che il rettangolo non si chiude nell'angolo in
alto a destra, per cui per chiuderlo si devono curvare i lati.
Per cui, secondo Feynman, ciò significa che lo spazio-tempo è curvo.
E la curvatura è quella necessaria per chiudere il distacco che si
creerebbe se si usasse la geometria euclidea, distacco che nel caso
della superficie della Terra, sarebbe di circa 1x10^(-16) per metro di
dislivello.
In conclusione, secondo la mia visione, lo spazio è euclideo e possiede
una densità, e la velocità della luce è funzione di detta densità.
Mentre per la RR lo spazio è "diventato" spazio-tempo, che per la RG è
curvo.
Se vuoi saperne di più sulle mie teorie ed ipotesi, puoi leggere i miei
articoli ai seguenti link:
http://www.trecimedilavaredo.eu/Teoria-sul-moto-relativo-allo-spazio-in-espansione.htm
http://www.trecimedilavaredo.eu/Ipotesi-basate-sulla-teoria-sul-moto-relativo-allo-spazio-in-espansione.htm
Dino Bruniera
Received on Mon Oct 01 2018 - 12:04:08 CEST