Re: 40 anni di SM

From: Filiberto <brfil_at_libero.it>
Date: Mon, 13 Aug 2007 14:58:25 GMT

Il 09 Ago 2007, 21:04, Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto:
> OK, vedo che ne sai molto piu' di me (e non e' ironico).

See magari fosse vero. Come hai visto non so nemmeno distinguere tra
inversione e rotazione.
Mi immaginavo l'inversione come un particolare tipo di rotazione fatta
attorno all'asse perpendicolare al vettore. Tanto una la rotazione la pu�
fare attorno a qualsiasi asse no?? Invece, � meglio tenerle separate queste
due operazioni di simmetria giusto?? Ma allora quella matrice di SU(2) a
cosa corrisponde in SO(3)??





> > Per questo insisto sul fatto che saresti la persona giusta per
> > scrivere un bel libro sulla storia della fisica dal dopoguerra ai
> > nostri giorni.
> > ...
> > (Io, con un'esperienza come la tua non ci penserei due volte a
> > trovarmi un editore. E' quasi un obbligo il tuo, un dovere di
> > raccontare fatti che potrebbero essere dimenticati per sempre).
> Io invece non ci penso neppure.

Vabb� fai come vuoi. Nel frattempo Bernardini non so quanti libri sulla
storia della fisica abbia gi� scritto.
Anche Amaldi era molto attento a tutte le questioni storiche. Non sapevo che
criticasse il tuo progetto. Ma qual'era il motivo scusa?? Lui non era cos�
attento a una corretta formazione degli insegnanti della scuola superiore??

 
> > Quindi sei stato anche il professore di Carlo Rubbia, giusto?? E' lui
> > il P Nobel. Per caso hai insegnato anche al mio professore di
> > quantistica Luca Caneschi?
> Yessir :)

Caspita!! Una bella responsabilit� allora...




> No. E' un corso che non ha un corrispettivo nell'attuale ordinamento.
>
> In origine era visto come il completamento e l'approfondimento della
> fisica classica, in varie direzioni: elettromagnetismo avanzato,
> relativita', meccanica analitica.
>
> Oggi queste cose vengono "trattate" imn fretta e furia, magari al
> secondo anno. Perche' ovviamente i ragazzi di oggi sono molto piu'
> intelligenti e preparati, e quindi si puo' anticipare.
> (Qual e' la faccina per il sarcasmo?)

Ah. Seeee sicuramente guarda. Purtroppo tante cose si trascurano o si fanno
velocemente nel corso di metodi matematici per la fisica. L� dovresti vedere
i concetti di spazi topologici, spazi metrici. Vedi tante di quelle cose che
i matematici impiegano non so quanti anni a studiarle tutte per bene. Poi
nascono le incomprensioni. Per esempio io non avevo la pi� pallida idea che
dietro i gruppi di cui discutevamo ci fosse la nozione di spazio topologico,
di variet� differenziabile. Secondo me servirebbe un corso specifico per
questi concetti, per fare un p� di chiarezza.
Se ti sei ritirato nel 2005 avrai insegnato anche agli studenti del nuovo
ordinamento no??
Il corso � sempre rimasto lo stesso per 50 anni?? :D


> > Cio�?
> Non saprei essere preciso: si tratta di roba dalle parti del teorema
> di Coleman, dell'esistenza di un operatore carica conservata
> globale...
> Ho solo un vago ricordo. Pero' di recente ho nesso in rete le mie
> lezioni di quei tempi su invarianza, assiomatica, rotture spontanee.
> Le trovi in
> http://www.df.unipi.it/~fabri/sagredo/invar

Me le stampo e ci do un'occhiata!


> > Che cosa intendi con questo?? Ti riferisci ai successivi sviluppi che
> > quei lavori avrebbero potuto significare??
> No, voglio dire soltanto che a me non era affatto chiara la
> problematica delle particelle strane, la differenza tra decadimenti
> deboli e forti, ecc.
> Semplicemente nessuno me le aveva insegnate ne' mi aveva mai detto
> "studiati questo e questo".
> Avrei dovuto arrivarci da solo?

Scusa ma negli anni in cui eri a Roma (1951-55) credo che le particelle
strane non erano state nemmeno pensate. Quindi � molto probabile che nemmeno
i tuoi professori come Gilberto Bernardini o Bruno Ferretti
non le conoscessero.
 Ho letto sempre sul libro di T'Hooft che il modello di Yang-Mills risale al
1954. In questa teoria avevano aumentato le componenti del potenziale
vettore a 12 e erano arrivati a tre fotoni di cui due carichi (uno positivo
e uno negativo) e l'altro � quello normale. So che Nicola Cabibbo fu uno dei
primi a occuparsi di particelle strane in un suo famoso articolo del 1963
che risulta il pi� citato di tutti i tempi. So di una sua partecipazione
nell'estate del 1961 a una scuola estiva a Edimburgo, alla quale
parteciparono anche Peter Higgs e Glashow. Quindi mi sembra che all'epoca
non c'erano corsi nelle universit� italiane su questi argomenti che venivano
appresi soprattutto nelle scuole estive. Ma tu lo saprai sicuramente meglio
di me...



> > Ma quindi anche Ferretti pass� da Roma a Pisa??
> No. Poco dopo di me anche Ferretti lascio' Roma, ma torno nella sua
> Bologna dove e' sempre rimasto.
>
> > Si si proprio lei. Te la ricordi bambina?? Caspita che memoria! Ma non
> > ha quasi la tua et�??
> Eh no, forse un 10 anni di meno.
>
> > Io non ho mai seguito corsi suoi per�. Non � che conosci anche il
> > nostro prof di metodi Giuliano Schiffrer??
> No.
>
> > ... e anche Fiorentini ma � pi� giovane quest'ultimo.
> Anche Fiorentini, sicuro.
> Guarda che l'elenco sarebbe lungo... Sono 50 anni giusti
> d'insegnamento: puoi immaginare quanti studenti ho visto?

Beh si potrebbe fare un calcolo... no?? :))

Grazie per la tua risposta. Spero ne seguiranno altre.

Filiberto



> --
> Elio Fabri
>

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