(wrong string) � ristretta

From: Andrea <nospam_at_nospam.it>
Date: Thu, 16 Aug 2007 15:47:17 GMT

Ciao,
siccome non ho niente da fare e la fisica mi ha sempre appassionato, sto
leggendo il primo volume del Daniele Sette (Lezioni di fisica). Arrivato al
capitolo riguardante la relativit� ristretta sono sorti i primi problemi:

1) Perch� non si definiscono inerziali solo i sistemi di riferimento
solidali con le stelle fisse e che non siano tra loro in moto rettilineo
uniforme (cio� solo quelli non in moto)? Dico questo in quanto nel libro �
riportato che applicando le
trasormazioni Galileiane alle leggi che regolano i fenomeni
elettromagnetici, la loro forma matemaica viene alterata. Si potrebbero
quindi distinguere sistemi di riferimento inerziali fra loro con esperienze
elettromagnetiche. Perch� non � possibile cambiare la definizione?

2) Consideriamo l'esperimento di Michelson Morley. Perch� il tempo impiegato
dalla luce a percorrere il tratto perpendicolare al moto terrestre � dato
da:

(2l/c)*(1/sqrt(1-v^2/c^2))

dove v � la velocit� di rotazione terrestre, e non pi� semplicemente da:

2l/c???

Le mie ragioni su quest'ultima affermazione sono le seguenti:

se la luce percorre un tratto triangolare non bisognerebbe considerare come
vettore velcit� il seguente:

v1 = v*i+c*j

dove i e j sono i versori di un sistema di riferimento con asse delle
ascisse orientato secondo il moto terrestre e asse delle ordinate orientato
secondo il moto del secondo raggio di luce.
Da qui risulta che il modulo � |v1| = sqrt(v^2+c^2) e quindi non pi�
semplicemente c come si usa in tutti i "testi" consultati su internet.


Grazie per le eventuali risposte e spero di essere stato abbastanza chiaro.

Saluti,

       Andrea.
Received on Thu Aug 16 2007 - 17:47:17 CEST

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