Il 08/07/2012, Cipi ha detto :
> LUIGI
> Io contesto a Bertozzi la frase con la quale conclude il suo
> esperimento, cioe' "c'e' una velocita' limite per ogni oggetto, e
> questo limite e' la velocita' della luce!". Il limite sembra caduto
> dal cielo (come se dipendesse da un volere
> divino)Invece il limite NON e' assoluto, ma e' RELATIVO, cioe' dipende
> dal fatto che la radiazione elettromagnetica quella velocita' ha, e
> piu' di quella non puo' trasmettere agli elettroni che essa stessa
> accelera,
> per quanto si possa aumentare la sua intensita'. In altre parole,
> l'intensita' dalle radiazione la puoi aumentare
> quanto vuoi, ma la sua velocita' e' sempre quella, esattamente come
> puoi aumentare il numero dei cavalli che attacchi alla carrozza (per
> aumentare l'intensita' dell'energia) ma la velocita' massima dei
> cavalli (e della carrozza, di conseguenza) quella e', e sempre quella
> resta!
>
> CP
> Mi permetto un paio di riflessioni ulteriori sull'adeguatezza della
> metafora dei cavalli.
>
> 1 - Se i cavalli corrispondono al campo elettromagnetico "motore" e la
> carrozza corrisponde all'elettrone "mosso", a cosa facciamo
> corrispondere l'aumento di massa dell'elettrone?
L'aumento della massa (cioe' la massa relativistica) e' una balla, e
l'ha detto anche il prof. Fabri (sia pure con altre parole) nella sua
risposta del 6/7/2012, ore 20:51:55 (discussione "massa, velocita'
della luce e bosoni di Higgs").
> Voglio dire: con la
> metafora dei cavalli si
> dovrebbe concludere che, se anche noi triplicassimo il numero dei
> cavalli, essi non potranno mai trasmettere una maggiore energia
> cinetica alla carrozza a causa dei loro limiti di velocit�; invece,
> l'esperimento dimostra che gli elettroni triplicano la loro energia
> cinetica, pur se essa non si trasforma pi� in accelerazione, ma in
> massa.
Se tu guardi il grafico del Bertozzi (e ascolti le sue parole)
t'accorgi che la proporzione tra l'aumento della velocita' a seguito
dell'aumento dell'energia, c'e' solo alle basse velocita'.
Nella metafora dei cavalli devi quindi considerare un carro
pesantissimo (in modo che l'anergia del singolo cavallo sia molto
bassa).
Quando attacchi il tuo cavallo a questo carro pesantissimo, la
velocita' che ne ottieni e' minima.
Poi attacchi 2 cavalli (e raddoppi l'energia).
In tal modo la carrozza raddoppia (quasi) la sua velocita' (che resta
pur sempre bassa).
Lo stesso avviene se triplichi, quadruplichi e quintuplichi i
cavalli.
Ogni cavallo in piu' contribuisce (concretamente) ad aumentare
(quasi) in proporzione la velocita' della carrozza "finche' la
velocita' e' bassa" (bassa, intendo, rispetto a quella del cavallo
libero e senza pesi da trasportare).
Ma cosa succede poi quando i cavalli diventano cento o mille?
Succede che la velocita' della carrozza s'avvicina alla VELOCITA'
LIMITE, cioe' alla velocita' del cavallo libero!
E li' l'aumento della velocita' cala esponenzialmente, esattamente
come avviene con gli elettroni del Bertozzi!
Quando i cavalli sono mille e la velocita' della carrozza ha
raggiunto il 99 per cento della velocita' del cavallo, anche se
raddoppi il numero dei cavalli (portandoli a duemila) non ottieni un
significativo aumento della velocita'.
E, soprattutto, anche se i cavalli (ipoteticamente) diventassero
milioni (o miliardi) la velocita' della carrozza non supererebbe MAI
(anzi non raggiungerebbe nemmeno) la velocita' del singolo cavallo
libero!
Come vedi la metafora indica che la velocita limite NON appartiene
alla carrozza, ma al cavallo!
Infatti, se tu sostituisci i cavalli con i ghepardi, vedrai che la
velocita' limite della carrozza non e' piu' quella di prima!
Analogamente la velocita' limite degli elettroni non appartiene agli
elettroni ma al campo elettrico che, anche se e' statico, contiene pur
sempre radiazione elettromagnetica (su questa cosa spero che intervenga
qualcuno piu' preparato di me, per confermare o smentire).
Ciao, Luigi.
Received on Sun Jul 08 2012 - 19:01:30 CEST
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