Re: Filosofia della Fisica

From: transumante <girolami_at_studenti.ph.unito.it>
Date: Tue, 07 Aug 2007 02:59:27 -0700

On 6 Ago, 15:55, x..._at_x.x (Jennifer) wrote:
>
> Certo, chiedevo per� se un certo grado di istruzione/scolarizzazione
> filosofica potesse risultare utile nel lavoro di uno scienziato.

Non vedo come...un certo grado di istruzione filosofica potrebbe
essere utile a tutti, indipendentemente dal lavoro che si fa


> Dato che, come dici, ogni scienziato possiede comunque una propria filosofia
> inconscia, mi chiedo se a questo punto un minimo di formazione filosofica
> non possa utile nella definizione di questa personale filosofia di vita
> dello scienziato..

Distinguerei tra filosofia di vita e di lavoro, comunque per entrambe
pu� essere utile qualsiasi tipo di esperienza: un viaggio, un
incontro, o quel che vuoi


 Magari potrebbe renderlo intellettualmente indipendente
> se non del tutto immune da eventuali condizionamenti e pregiudizi come, che
> so, particolari metodologie 'imposte' dai colleghi del gruppo di ricerca
> (esister� anche la 'filosofia del gruppo'), o da correnti di pensiero
> dominanti. O no?

Ma se uno studia � intellettualmente indipendente? A parte che questa
condizione non si raggiunge mai, a meno che uno non viva isolato dalla
nascita alla morte. Studiando filosofia hai a che fare con gli autori,
le tematiche e le metodologie stabilite dalle "correnti di pensiero
dominanti" . I condizionamenti si subiscono fin dai primi giorni di
vita, dove siamo educati ad obbedire ad alcune figure ed istituzioni.
Qualcuno sviluppa un determinato senso critico, o meglio ciascuno di
noi acquisisce una diversa capacit� d'analisi per regolare
l'interazione fra noi e ci� che ci � esterno ed estraneo, ma questa
ovviamente trova la sua genesi nelle stesse ingerenze che sono oggetto
della sua azione.
Scusa la filosofia da bar:)
Received on Tue Aug 07 2007 - 11:59:27 CEST

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