Re: Filosofia della Fisica
On 3 Ago, 02:51, x..._at_x.x (Jennifer) wrote:
> Ciao a tutti! La filosofia � veramente utile agli scienziati? Serve a
> qualcosa?
Purtroppo si', mi spiego dopo...
> Se le conquiste scientifiche hanno avuto, in passato, implicazioni
> filosofiche,
[...]
Un passato abbastanza recente che direi essere quasi un presente,
basti pensare all'itera meccanica quantistica e alla relativita'.
>le teorie filosofiche sulla scienza e sul progresso scientifico
> (come) intervengono a loro volta nello sviluppo dello stesso?
> La filosofia pu� suggerire buone idee scientifiche? Succede mai, � mai
> successo?
> Quanto (come) la filosofia ha effettivamente influenzato i fisici, nel loro
> lavoro? Quanto (come) interviene nel lavoro di tutti i giorni dello
> scienziato? Quanto un bravo scienziato pu� farne a meno? E quanto pu� non
> farne a meno?
Credo che nelle varie comunita' di fisici al passare degli anni, dei
lavori , delle scoperte, dei fallimenti,
delle conquiste, si formino delle vere correnti di pensiero su cosa e'
veramente importante, quale strada prendera' o deve prendere la
ricerca in fisica, cosa e' fondamentale, quali sono gli obbietivi
importanti da raggiungere, cosa significa aver messo a nudo un
fenomeno...
Queste correnti di pensiero che si basano almeno in parte sul frutto
di anni di scienza possano dirsi essere delle correnti filosfiche. In
maniera figurativa direi che un ricercatore a forza di osservare e
studiare il mondo il fisico si fa ''un'idea di come
funzionano le cose'' (che forse alcuni chiamano il ''senso fisico'').
Se questa non e' filosofia che cosa e'?
Il problema e il rischio a mio avviso e' che tal volta alcune
cumunita' possono incancrenirsi sulla propria corrente di pensiero
tanto da dimenticarsi che essa stessa pur discendendo da un mondo
scientifico non ne fa pienamente parte, e quindi non puo' (e a mio
avviso non deve) essere innalzata a verita' scientifica sulla quale
fondare solide basi di una ricerca futura.
In parole povere c'e' il rischio che il ricercatore a forza di
focalizzarsi solamente su cio' che ritiene veramente importante
(sempre che lo risulti poi davvero) rischia di mettersi il paraocchi e
che quindi diventi ben presto di sterile produzione scientifica.
Per essere schietti penso che in alcuni ambiti della fisica delle alte
energia (stringhe, supersimmetria, particelle elementari,...) si stia
correndo proprio quel rischio.
Il bello e' che provo a lavorare proprio in quel settore e constato
quasi giornalmente come sia difficile cercare di non pensare in un
modo precostituito (e parte della difficolta' e' creata proprio dagli
altri fisici del settore).
>I grandi scenziati del passato sono stati effettivamente
> influenzati da particolari correnti filosofiche...o come sospetto �
> un'associazione fatta a posteriori dai miei prof di filosofia? Si pu� essere
> ottimi scienziati ignorando Kuhn, Popper e Lakatos?
Credo di si'.
Received on Fri Aug 03 2007 - 20:02:12 CEST
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