Il 09/07/2012, El Che ha detto :
>> Analogamente la velocita' limite degli elettroni non appartiene agli
>> elettroni ma al campo elettrico che, anche se e' statico, contiene pur
>> sempre radiazione elettromagnetica (su questa cosa spero che intervenga
>> qualcuno piu' preparato di me, per confermare o smentire).
>
> Stavo giusto pensando a questo stamane, rispetto alla tua osservazione di
> ieri. L'analogia dei cavalli/carrozza che citi � giusta nel caso di un
> elettrone che "cavalca" una onda E.M.. D'altro canto, in una acceleratore
> lineare l'accelerazione (perdona la ripetizione) dell'e- � data da
> differenze di potenziale statiche che si alternano spazialmente. Non c'�
> nessuna "onda" che spinge l'elettrone, non c'� nessuna radiazione. E
> nemmeno in questo caso l'e- raggiuge c.
Domanda da "non tecnico" fatta come la farebbe la nonna.
Il fatto: l'elettrone e' fermo in A, poi viene attivata la
"differenza di potenziale" tra A e B, e l'elettrone lascia la sua
postazione e si muove verso B, accelerando fino a raggiungere una certa
velocita'.
L'interpretazione (cioe' le domande che uno si pone): c'e' qualcosa
che "spinge" l'elettrone da A verso B, oppure lo fa di propria
spontanea volonta' senza che nessuno lo solleciti?
Se qualcosa c'e' (che "convince" l'elettrone a mettersi in moto),
puo' questo qualcosa imporre ad altri una velocita' che esso stesso non
ha?
Ciao, Luigi.
Received on Mon Jul 09 2012 - 18:10:06 CEST
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