Re: energia dissolta nel nulla?

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Mon, 16 Jul 2007 19:57:09 +0200

Sab ha scritto:
> Prendo una ruota di bicicletta (staccata dalla bicicletta) la metto in
> rotazione e la sostengo dall'asse.
> Ho creato un giroscopio. Se ora provo a variare la angolazione
> dell'asse incontro una forza resistente (� proprio l'effetto
> giroscopico). Applicando una forza sufficiente riesco comunque a
> variare l'angolazione dell'asse. In questo modo ho compiuo un lavoro
> dato dalla F applicata * lo spostamento. Ma dove � finito questo
> lavoro? La velocit� di rotazione della ruota e quindi la sua energia
> cinetica � rimasta invariata. E quindi? Il lavoro � andato perso? O no
> ?.....

Pangloss ha scritto:
> No. In assenza di attriti il lavoro (positivo o negativo) fornito al
> giroscopio determina una corrispondente variazione di energia
> cinetica.
Mi sembra che ci sia ancora qualcosa da chiarire...
Primo: non e' affatto vero che ci sia una "forza resistente".
E' ovvio che se applichi una forza ci sara' una reazione (terzo
principio): ma questo e' tanto generale che non dice niente su quello
che succedera'.
Quello che realmente succede e' che l'asse del giroscopio si sposta in
direzione ortogonale rispetto alla forza applicata, e di conseguenza
il lavoro e' nullo.

Secondo: cio' vale solo nell'approssimazione (gia' indicata da
Pangloss) che la vel. ang. del giroscopio sia molto grande.
Altrimenti lo spostamento avra' anche una piccola componente in
direzione della forza, il lavoro sara' positivo, e l'energia cinetica
del giroscopio aumentera', come ha detto Pangloss.
                 

-- 
Elio Fabri
Received on Mon Jul 16 2007 - 19:57:09 CEST

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