Il 23 Mag 2007, 12:40, Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com> ha scritto:
> On 20 Mag, 14:06, e..._at_libero.it (ernesto) wrote:
>
> > Grazie, per� ho letto che le ultime "idee" di Hawking sono che
l'informazone
> > non si perde con la caduta dentro il buco nero ma viene spalmata sulla
> > superficie dell'orizzonte degli eventi ( da cui anche il sospetto
> > dell'ologramma universale).
>
>
> Ciao, questa � una delle ultime cose che ha sostenuto, ma non ci
> credono in molti.
> Il problema � aperto da 30 anni...
>
> > In tal caso l'entanglement si dovrebbe poter leggere anche da fuori: la
> > chiave della "misurazione" nel buco nero dovrebbe essere una e una
soltanto
> > vero?
>
> sono cose talmente mal definite e discutibili che non saprei
> risponderti con certezza senza aggiungere supposizioni a
> supposizioni...
>
>
> > Una cosa che non ho mai capito bene � come la radiazione di buco nero
poss
> > essere ricevuta da noi: se per l'osservatore esterno la materia che cade
nel
> > buco nero ci mette un'eternit� a cadere, come mai la radiaizone arriva a
> > noi?
>
> perch� si forma *fuori* dall'orizzonte degli eventi...
>
> > Anzi, per noi osservatori esterni il buco nero non dovrebbe essere una
massa
> > gigantesca di materia in eterna caduta?
>
>
> Una volta che la massa supera l'orizzonte degli eventi non c'� pi�
> alcuna informazione che arriva da essa...Come noi descriviamo la cosa
> nella nostra coordinata temporale lontana dall'orizzonte in
> formazionbe � un p� diverso, noi vedremmo la massa sempre pi� scura a
> causa del redshift e alla fine non vedremmo pi� nulla che arriva
> dall'orizzonte...
>
> Ciao, Valter
>
Grazie, quindi non � vero che se un'astronave madre, fuori dall'orizzonte
degli eventi, mandasse una sonda verso un buco nero, la vedrebbe per
l'eternit� congelata sull'orizzonte degli eventi: ma la vedrebbe lentamente
sparire, � cos�?
Hawking parla dell'informazione e Bekenstein dimostr� 35 anni fa che
l'entropia di un BN � proporzionale alla superficie della sfera
dell'orizzonte degli eventi e non del suo volume.
(entropia e informazione non sono alla fine la stessa cosa?)
Da qui l'ipotesi SCIENTIFICA che l'universo possa essere un ologramma a 2 D,
questo spiegherebbe anche il fenomeno della non localit�, in quanto un
ologramma � tutto connesso e una parte equivale al tutto (Bohm) e cos� anche
i cervello potebbe lavorare in base ai principi olografici (Pribram)e il
recupero istantaneo di ricordi complessi non � prodotto dal ritrovamente
faticosisimo delle informazioni in un grande data base.
Forse le grid cell scoperte da poco nel cervello dei ratti potrebbero fare
un po' di luce?
ciao
ernesto
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Received on Wed Jul 18 2007 - 09:28:02 CEST