spad <mirko.mattioli_at_gmail.com> ha scritto in it.scienza.fisica alle 11:56,
mercoledì 11 luglio 2007:
> Concordo sul fatto che il campo magnetico non compie lavoro
> in quanto la forza da lui esercitata è data da qvXB (carica velocità
> vettor B)
> ma allora mi sorge un problema:
> come è possibile definire una energia associata al campo essendo
> l'energia
> la capacità di qualcosa di compiere lavoro (ovvero essendo il lavoro alla
> variazione di energia?) se il lavoro è nullo la variazione è zero e quindi
> l'energi al piu è costante per ogni punto.
> Inoltre mi chiedo se il campo magnetico non compie lavoro,quando
> stacco una barra di ferro
> da un magnete contro chi compio lavoro se non contro il campo
> magnetico?
> o se vogliamo, quando con un magnete sollevo una barra di
> ferro,aumentadon quindi l'energia potenziale
> gravitazionale della barra, da chi attingo per fornigli tale energia?
>
> Ringrazio anticipatamente chiunque sia in grado di fornirmi aiuto
> Buon lavoro
Questo problema ha tormentato anche me per molti anni.
Poi sono giunto ad una conclusione, spero non troppo errata:
un campo magnetico non compie lavoro su una carica in moto nel campo
(supoosto costante), ma una variazione del campo magnetico (forma,
intensità, etc) è legata ad un lavoro (positivo o negativo che sia).
Quanto stacchi una barra di ferro da un magnete modifichi sensibilmente il
campo magnetico risultante, e per far questo è necessario uno scambio di
energia (lavoro).
Esiste anche una formula generale (che ora non ricordo) che permette di
calcolare l'energia "immagazzinata" in un campo magnetico, con relative
semplificazioni per casi semplici (campo costante e limitato in un
cilindro).
Received on Fri Jul 13 2007 - 20:05:27 CEST
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