dumbo ha scritto:
[CUT]
> La morale potrebbe essere questa: il perfezionismo non paga.
> Quando si ha un'idea imperfettamente sviluppata e
> per certi versi fortemente criticabile,
> ma per altri versi promettente, � meglio guardare
> ai suoi lati positivi piuttosto che ai negativi, e spedirla
> a una rivista piuttosto che tenerla per s�.
> Tranne qualche eccezione, i referee non sono severi
> come Pauli.
Permettimi di contestare almeno una di queste affermazioni. Per esperienza
diretta ci sono comportamento nel sistema attuale di peer-review,
particolarmente nel campo delle alte energie, che vanno esattamente nella
direzione opposta a quella che dici tu. Di articoli ne ho pubblicati molti
ma recentemente mi sono visto rifiutare articoli perche' "i lavori di
questo autore non hanno avuto impatto... non li capisco...". Oppure
"l'autore fa del fine tuning per far coincidere lo spettro con quello
numerico" (lo spettro e' quello di una Yang-Mills pura che torna
perfettamente con i calcoli di QCD sul reticolo) e (sempre lo stesso
referee) "i calcoli fatti sul reticolo non hanno nulla a che vedere con il
continuo". Di queste scaltre invenzioni per rifiutare un articolo te ne
potrei citare a bizzeffe. Qui non e' questione dello spirito critico di
Pauli ma di comportamento eticamente questionabile che sta diventando un
modus operandi supinamente accettato da tutti in fisica (almeno per quella
delle alte energie).
Non e' un caso che la fisica delle alte energie sia ferma da ben
trent'anni rincorrendo chimere. E' possibile che l'ultima significativa
scoperta che sia stata effettuata e' quella della liberta' asintotica e
della lagrangiana della QCD (1973).
> Ciao
> Corrado
Ciao,
Ennio
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Received on Mon Jul 09 2007 - 09:35:30 CEST