Re: fisica delle particelle elementari
transumante ha scritto:
> On 27 Giu, 07:21, Piercarlo <ramukr..._at_yahoo.it> wrote:
>
> > Ciao
>> Piercarlo
>
> Ciao, in parte ho gi� risposto a michela...
Ok, ho letto e ho letto anche quanto scritto da Michela (che � "del
mestiere", ti sa dare dritte migliori di me).
L'unica cosa che posso fare � augurarti di avere un bel po' di fortuna
(serve purtroppo) ma soprattutto tantissima determinazione nel
raggiungere i tuoi obiettivi.
Ho letto anche la risposta di Roberto Diva e l'impressione che ne ricavo
non � granch� confortante: � un ambiente di lavoro molto "all'americana"
il che significa, in parole povere, molto precario e incerto dal punto
di vista economico: oggi lavori, domani forse, dopodomani boh... E
questo vale soprattutto se non sei un "big" (che non necessariamene
significa essere il migliore, intendiamoci...).
Voglio solo tentare un'ultima difesa delle altre possibilit�,
nell'industria specialmente. Nell'industria si fa ricerca forse in
misura anche maggiore che nelle istituzioni accademiche. Il vero
problema... � che non se ne pu� parlare perch� ci sono in giro questioni
di soldi e di brevetti. Ed � questo secondo me il vero limite rispetto
ad altri campi di ricerca forse pi� liberi (ma anche pi� elitari e
difficili da raggiungere): non puoi parlare - o meglio, quando puoi
farlo non puoi dire tutto quello che vorresti.
Ma questo, sinceramente, creedo valga anche per la ricerca "libera"
anche se per ragioni diverse: prova a pubblicare un qualcosa di men che
verificato e accurato e finisci - virtualmente! :-) - nella vasca dei
piranha. Soprattutto in campi, come la fisica delle particelle, in cui
girano per forza di cose parecchi soldi. Avere idee � un "vizio" da
dosare parsimoniosamente perch� il verificarle costa caro...
Se poi tieni conto che, per mantenerti in sella, spesso devi pubblicare
semplicemente per far sapere che esisti, penso che puoi avere un primo
quadro della situazione.
Ma sono tutti dettagli secondari. Credo che il primo e pi� importante
dettaglio sia quello, segnalato da Michela e Moretti in due modi diversi
e sicuramente pi� gentili del mio, che descrive la condizione attuale
della fisica teorica (come � in grado di vederlo persino un ESTRANEO
come lo sono io): si sta parlando, da un bel po' di tempo, di aria
fritta. Fritta molto bene e con aromi che pi� esotici di cos� non si
possono mettere ma... che in mancanza di fatti concreti (e la corposa
possibilit� che questi fatti possano non arrivare mai) rimangono
comunque aria fritta. E questo penso che per un fisico sia uno stato di
cose molto frustrante.
Ciao
Piercarlo
Received on Fri Jun 29 2007 - 07:25:15 CEST
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