attriti

From: Ant.Flav <ant.flav_at_katamail.com>
Date: Sat, 30 Jun 2007 10:37:16 +0200

Pensiamo ad un gas o ad una soluzione: ad una data temperatura avremo una
certa distribuzione di frequenza delle energie cinetiche ed una certa
energia cinetica media connessa con la temperatura del sistema.
Se la temperatura del contenitore e del contenuto � T ed infilo il tutto
dentro un termostato, senza che varii volume, ecc, nel tempo, otterr� uno
scambio di calore tra termostato e contentore? DIco di no, perch� a livello
microscopio le particelle si scambiano energia, e cos� con le pareti,
tramite urti elastici. A questo livello non si pu� parlare di attrito, e
cos� non si ha perdita di energia interna del sistema: la T rimane costante.
E' corretta questa prima fase del discorso?

La seconda � un po' pi� complessa. Per spiegare il perche un soluto si muova
da una regione a maggio potenziale chimico ad una a potenziale minore
(parlando di diffusione semplice in soluzione, ad es.), il mio testo ricorre
a questo ragionamento. Il gradiente del potenziale, scalare definito in ogni
punto, preso al negativo, � la forza conservativa che agisce in quel punto
nel corrispondente campo vettoriale (campo di forze). Quindi se il
potenziale chimico si riferisce ad una mole di molecole da portare da quel
punto del campo fino all'infinito (fuori da quel punto della soluzione),
vuol dire che in quel punto agisce una forza X che muove una mole di
sostanza. Visto che il modello prevede che le particelle si muovanao con
velocit� media costante, allora vuol dire che su una mole di esse agisce una
forza netta nulla. E visto che di certo afisce X in virt� del potenziale,
allora agir� anche una forza -X rappresentata dagli attriti.

A questo proposito ho due dubbi:
1) a livello molecolare, come intendere questa forza che calcoliamo dal
gradiente di potenziale chimico?
2) questo attrito di cui si parla, come concepirlo a livello molecolare?
3) come si fa a dire con certezza che X � conservativa' Certo, c'� un
potenziale chimico, ma non me ne convinco.

Io ho ragionato cosme segue.

Le molecole si muovono e per una fatto statistico vanno pi� in un senso che
nell'altro (ecco perch� scendono lungo il profilo dle pot. chimico). La
forza che agisce su di esse � limitata ai momenti degli urti con le altre
particelle e non ha senso immaginare che vi sia una forza conservativa che
spinge a destra ed un attrito che compensa a da sinistra. Forse, considerato
il flusso netto in una data direzione e considerando media e cost. la
velocit� delle molecole, si pu� scindere la forza che agisce tramite gli
utri, in una componente legata al gradiente di potenziale e quindi
conservativa, ed in una che vi si oppone, vista come attrito al moto.

Mi aiutate per favore?
Grazie
Received on Sat Jun 30 2007 - 10:37:16 CEST

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