Re: Numb3rs

From: Siddharta <nospam_at_nospam.com>
Date: Mon, 11 Jun 2007 19:31:09 +0200

"Astromarco" <mabuni1982_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:1180943544.057526.256720_at_k79g2000hse.googlegroups.com...
 Secondo voi che grado di verit� ha questa
> storia? � possibile attraverso i giusti dati arrivare a definire il
> comportamento umano attraverso modelli statistici? qualcuno ci ha
> provato?
>
Nel campo della *profilazione* (che si basa sulla metodologia statistica)
ricordo un episodio che, se non fosse legato ad episodi cos� drammatici, ci
sarebbe da ridere a crepapelle.
Anni ottanta: i Ludwig. Uccidevano disadattati e omosessuali. Panorama (o
l'espresso, o entrambi) pubblicarono una profilazione fatta dagli esperti
italiani insieme con quelli dell'FBI. Secondo gli espertoni si trattava di
soggetti di bassa estrazione sociale, di cultura medio bassa (licenza media)
e di et� superiore ai 50 anni.
In realt�, Abel e Furlan:
- erano laureati uno in fisica (Abel non aveva ancora finito, ma ci mancava
poco) l'altro in matematica;
- appartenevano al ceto alto borghese;
- non arrivavano a 50 anni in due.
Riguardo invece all'individuazione di un killer seriale in funzione dei
luoghi in cui � pi� probabile che colpisca, mi pare che molti di loro (tra
cui il celeberrimo Bundy, che ha ucciso di certo nello Utah, in Oregon,
Florida e Colorado, ma d'altra parte faceva l'agente di commercio ) avessero
un'attivit� che si estendeva in pi� stati.
Ecco, la statistica potrebbe servire quando colpiscono nello stesso
condominio :-)
Received on Mon Jun 11 2007 - 19:31:09 CEST

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