Il 01 Giu 2007, 18:02, Giulio Severini <giulio.severini_at_gmail.com> ha
scritto:
> Sul numero 466 - giugno 2007 - della rivista 'Le Scienze', a pagina
> 32, c'� un articolo dal titolo 'Fine di un sogno.' Si riferisce alla
> crittografia quantistica e, in particolare, al fatto che alcuni
> ricercatori del MIT sono riusciti ad intercettare parte del messaggio
> codificato senza che l'emittente e il destinatario se ne accorgessero.
Se non ricordo male c'era gi� da tempo un teorema che metteva
in evidenza un limite potenziale come intrinseco di ogni
crittografia quantistica. Dovresti cercare in rete gli articoli di Bennet.
Le parole chiave dovrebbero essere "trasformazione unitaria"
"copia". Erano discussi anche i modi per ridurre le frazioni di
messaggio "intercettabili" ad arbitrio. Il punto � che nelle realizzazioni
pratiche le condizioni ideali di single state, single photon dei teoremi di
Bennet sono largamente sostituite da "pacchetti coerenti" o comunque
da "molti fotoni" , � questo tipo di crittografia quantistica
sperimentale che � stato "aperto"
http://lanl.arxiv.org/abs/0704.3253
> Inoltre pare siano al lavoro per una Quantum Non Demolition Box in
> modo da evitare che la misura, in questo caso, distrugga il fotone.
>
> Qualcuno ne sa qualcosa?
>
> Dobbiamo davvero dire addio alla crittografia quantistica?
>
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Received on Sat Jun 02 2007 - 22:51:29 CEST