Ivan ha scritto:
> Confesso di non aver capito il concetto di sovrapposizione di stati
> e di riduzione della funzione.
> La confessione � dolorosa. perch� si sta parlando di un concetto
> fisico fondamentale, ma tant'�.
Fondamentale, ma anche tutt'altro che intuitivo. Quindi non te la
prendere troppo :-)
Piuttosto, perche' non ci dici che cosa hai letto, e dove?
> Non riesco a mettere a fuoco la differenza tra la descrizione fisica
> di una moneta che venga lanciata in aria e che poi, a terra, espone la
> testa o la croce e la descrizione di un fotone che viaggia, e che poi
> viene fatto passare atraverso un filtro polaroid.
> In entrambi in casi abbiamo una prima parte dell'evento caratterizzato
> dalla possibilit� di due stati, che si riducono ad uno ( testa o croce
> \ su o gi� ) quando una realt� fisica ( terreno su cui cade la moneta,
> polaroid ) impone ci�.
Il fatto e' che lo stato del fotone, sovrapposizione di due altri, non
e' affatto una pura questione di scarsa conoscenza.
E' la definizione di stato che e' diversa in ambito quantistico.
Qui mi sembra difficile darti maggiori spiegazioni, ma mi limito a
pochi cenni.
Un fatto importante e' che uno stato sovrapposizione si puo'
"sintetizzare".
Ossia non c'e' solo la "scomposizione" che tu vedi avvenire all'atto
della misura, ma anche il processo in certo modo inverso.
Inoltre la sovrapposizione non ha carattere intrinseco: voglio dire
che quando hai uno stato (per es. di polarizzazione) di un fotone non
ha senso chiedersi di quali stati esso e' sovrapposizione: a questa
domanda si puo' rispondere in infiniti modi.
Analogia: se hai un vettore nel piano, non ha senso chiedersi di quali
vettori esso e' somma: chiaramente lo puoi fare in infiniti modi.
E l'analogia e' tutt'altro che superficiale, anzi e' fondamentale:
l'insieme degli stati quantistici ha la struttura matematica di uno
spazio vettoriale.
> Non so. Forse la descrizione in termini di combinazione lineare di pu�
> possibilit� ( pesate sulle rispettive probabilit� ) � l'unica
> applicabile quando non si pu� dire di pi�.
> Ma se cos� fosse non ci trovo niente di straordinario.
Il fatto e' che *non e' cosi'*...
La sovrapposizione e' di ampiezze, non di probabilita'.
Paolo Brini ha scritto:
> In aggiunta a quanto ti ho scritto nel precedente messaggio, proprio
> il collasso della funzione d'onda (o, se preferisci, riduzione del
> pacchetto d'onda), a cui ti riferivi, � un postulato proposto anche da
> von Neumann, ma non � universalmente accettato.
> ...
> Il problema della misura � molto dibattutto e ancora siamo ben lontani
> da un accordo unanime.
Ecco, se mi consentite, a me pare che la difficolta' di Ivan sia a
monte di tutto questo, e riguarda il significato stesso di
sovrapposizione, prima del problema del collasso o riduzione del
pacchetto.
In fondo siamo alle solite: Ivan ha (per necessita', non e' una colpa)
delle conoscenze di fisica troppo elementari per poter comprendere
questi problemi.
Non riesco a capire perche' questo fatto viene dimenticato
sistematicamente: non e' possibile capire niente di m.q. se non si sa
un bel po' di fisica a monte!
Non esistono scorciatoie!!!
Poi c'e' la matematica.
Lui chiede gli assiomi: e se glieli scrivessimo, che cosa ne capirebbe?
Conosce i numeri complessi? Sa che cos'e' uno spazio vettoriale?
Eccetera...
E ora due suggerimenti di lettura per Ivan.
Il primo e' un libro, quello che a mio giudizio va piu' vicino a una
trattazione profonda anche se semplice di questi argomenti. Peccato
che l'autore abbia voluto limitare troppo la matematica...
Sto parlando di "Un'occhiata alle carte di Dio", di G. Ghirardi (Il
Saggiatore).
Il secondo invece e' roba mia:
http://www.df.unipi.it/~fabri/sagredo/fq/fq21pdf.zip
soprattutto la parte 3.
--
Elio Fabri
Received on Wed May 30 2007 - 20:06:40 CEST