Elio Fabri ha scritto:
(cut)
> Una volta che si e' formata l'immagine latente, lo sviluppo chimico
> riduce *l'intero grano*.
> Anzi, lo "gnocco" di argento ridotto e' generalmente ben piu' grande
> del micro cristallo originario.
Questo che tu dici vale anche per la "debole emissione"?
Mi spiego.
Tempo addietro mi dicesti che per stabilire l'efficienza dell'apparato
(sorgente monofotonica-lastra fotografica), bisogna contare in arrivo e i
"puntini luminosi" che si formano sulla lastra, e dividere i secondi per
i primi.
Non � un singolo fotone che riesce a determinare l'immagine latente, ma il
concorso di pi� d'uno (non ho capito se due, numero che hai indicato di
recente, quattro/cinque o pi�), ma comunque � evidente, trattandosi in
ogni caso di pochi fotoni, che la pi� piccola "immagine latente" (quella
che rappresenta per noi l'unit� di conto) � di un'ordine di grandezza di
molto inferiore rispetto a quello del grano (che ha le dimensioni del
micron), forse addirittura dell'ordine dell'angstrom.
Vale anche in questo caso che in fase di sviluppo viene ridotto l'intero
grano?
Se cos� �, allora i "grani", per il calcolo dell'efficienza, si possono
effettivamente vedere (al microscopio, � sufficiente quello ottico), e
contare.
Resta da spiegare di che cosa � l'ingrandimento (al microscopio
elettronico) la fotografia del cristallo di AgBr segnalata a suo tempo:
http://wwwold.unict.it/dipchi/05Didattica/Corsionline/Coloranti/14_Fotografia/Web_14/process02_01fig01.htm
� l'ingrandimento di un negativo? Se � vero quello che tu dici, parrebbe
di no, poich� se cos� fosse tutto il cristallo a forma di triangoloide, di
lato 10 micron circa, dovrebbe apparire nero, se � vero che lo sviluppo
riduce l'intero grano.
D'altra parte l'immagine latente, per definizione, non � visibile.
Allora che cos'�?
Luciano Buggio
http://lucianobuggio.altervista.org/
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Received on Wed May 30 2007 - 22:51:34 CEST