Jon Lester wrote:
> Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Ora cambi l'argomento.
No, e' sempre lo stesso. L'ho solo spiegato meglio.
> In realta' con il libero arbitrio puoi fare delle scelte tra bene e male.
OK, quindi le mie premesse 1, 2 e 3 sono corrette.
> Comunque questo cambia il tuo argomento inziale che hai portato come
> inconfutbile.
Sbagliato su entrambi i conti: non cambia il mio argomento, e non l'ho
mai presentato come inconfutabile. Quando ho detto "attendo
confutazioni" lo dicevo sul serio.
> Questo e' errato. Non si assume che chi segue altre religioni sia
> automaticamente dannato.
E infatti non lo dico, ne' e' necessario per il mio ragionamento.
Infatti ho scritto "rischia costantemente di dannarsi". Se neghi che
seguire la religione sbagliata comporti un maggiore rischio di dannarsi
rispetto al seguire quella giusta, stai dicendo che le religioni
positive sono inutili. Se invece sostieni qualcosa di contrario, allora
la mia premessa 4 regge.
Quanto alla premessa 5, non vedo critiche, dunque immagino che tu non
abbia obiezioni. Riassumendo, non c'e` nessuna critica seria alle mie
premesse.
> E dunque il libero arbitrio sarebbe la pistola?
Esatto. L'ho anche specificato il 10/5 u.s., il giorno prima del tuo
primo intervento.
> Se pero'
> la pistola diventa il libero arbitrio significa che il bambino e'
> cosciente dell'uso che puo' fare della pistola.
1) L'argomento ovviamente va scalato opportunamente. L'uomo e' molto
piu' cosciente del bambino del paragone, ma puo' farsi molto piu' male
di lui (dannazione eterna contro la perdita di qualche decennio di vita
- vuoi mettere?), e Dio e' infinitamente piu' potente - dunque piu'
responsabile - del genitore del paragone.
2) Indipendentemente da questo, il problema e': l'uomo e' davvero
cosciente di quel che puo' e dovrebbe fare col libero arbitrio?
Evidentemente no. Le mie domande del messaggio precedente da te hanno
provocato la risposta "no", ma da un musulmano provocherebbero un "si'".
Chi ha ragione? Non si sa. La mente umana non e' in grado di dirimere la
questione. Tant'e` vero che la risposta alle domande che ti ho posto
dipende ampiamente dal fatto anagrafico fortuito di dove sei nato. Se
fossi nato a Jedda avresti quasi certamente risposto si'. La realta' e'
che pochi scelgono la propria religione, e dunque i propri criteri di
bene e di male.
> Ne e' passata di acqua sotto i ponti da San Tommaso e trovo ridicoli i
> tuoi tentativi di usare argomenti razionali per dimostrare che chi ha fede
> ha torto.
Trovarmi in compagnia dell'Aquinate non mi dispiace, dopotutto era un
fine pensatore. Comunque ancora una volta mi metti in bocca cose che non
ho detto: non dico che chi ha fede ha torto, dico che una certa visione
di Dio lo dipinge, involontariamente, come un serial killer. Allora
trovo elegante - e lo dico senza la minima ironia - la via d'uscita che
hanno trovato certi teologi, mi pare anche addirittura Woytila:
"L'Inferno c'e`, ma e' vuoto". Non so se sulla base di argomenti simili
ai miei, ma non mi stupirebbe. Certo che e' una visone ben diversa da
quella sostenuta per un paio di millenni.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Tue May 15 2007 - 19:36:39 CEST