Paolo Brini ha scritto:
(cut)
> Nota che questi valori sono calcolati sul valore all'epoca fornito da
> Drude per l'energia dello spettro visibile e lo stesso Taylor, a quanto
> vedo, � attento a specificare che secondo J. J. Thomson questo valore
> "stabilisce un limite superiore alla quantit� di energia contenuta da
> una delle summenzionate unit� [di energia] indivisibili". Taylor aveva a
> disposizione le evidenze sperimentali ottenute con i "raggi Rontgen" da
> Thomson, l'esperimento di Young, l'ipotesi di Einstein sull'effetto
> fotoelettrico, e poco altro:
Non aveva anche la costante di Planck, che viene qui utilizzata per
tradurre la debole energia in numero di fotoni? La formula di Planck non �
del 1900? Ma forse la quantificazione precisa della costante � successiva,
posteriore agli esperimenti di Taylor? Ci� vien dato di pensare proprio
per il riferimento a qual "limite superiore per il quanto indivisibile"
individuato da Thomson. A questo proposito (scusa la mia ignoranza) vorrei
che tu mi aiutassi ad interpretare quel numero che, nel link in questione,
appare di seguito al valore dell'energia in arrivo per cm^2 al secondo:
1.6X10^(-16) ergs per centimetro cubo,
indicato come appunto come "upper limit".
Che relazione ha con l'energia del singolo fotone giallo (che � di 4
ordini di grandezza superiore), e come � stato ricavato da Taylor?
(cut)
> > Taylor aspett� tre mesi, prima di rimuovere la lastra.
> > Quindi, in base a questo calcolo, il rendimento dell'1% � un assurdo.
> > Dove ho sbagliato?
> Fece esperimenti di diverse durate; pi� lungo era il tempo di
> esposizione, pi� Taylor poteva sostenere con forza che si formavano
> figure con regioni di massimo ampiamente separate da varie "aree
> indisturbate" e quindi si formava lo stesso una figura di interferenza.
> Perch� tutto ci� dovrebbe rendere assurda una ratio di 1/100 fra fotoni
> arrivati e grani che generano un'immagine latente?
Semplicemente perch�, ripeto, quella ratio d� un tempo di saturazione
della lastra di mezz'ora (questo non me l'hai contestato), tempo neppure
lontanamente confrontabile con quelli dell'esposizione di Taylor, fossero
anche ritoccati alla luce di informazioni teoriche e tecniche di
elaborazione di cui egli non era in possesso. Di quanto infatti varierebbe
quella previsione di mezz'ora se i valori teorici da cui partiva Taylor
fossero aggiornati (oltretutto, varierebbe in aumento o in diminuzione?)?
Io, qui, non contesto le aree indisturbate o meno, n� il fotone per volta
che si troverebbe dentro l'apparato, mi pongo solo un problema di
efficienza, voglio veder quadrare i dati, le varie informazioni che ho, e,
al di l� del tuo ottimismo, non mi pare proprio che quadrino.
Una domanda:
Ti risulta da altre fonti quel dato di Fabri (l'1%)?
Luciano buggio
http://lucianobuggio.altervista.org/
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Received on Wed May 16 2007 - 17:11:23 CEST