"Jon Lester" <jon.lester_at_hotmail.it> ha scritto nel messaggio
news:f228uo$l8b$1_at_news.newsland.it...
> Per il resto penso che i problemi di fede vadano disgiunti da quelli di
> scienza come Kant ha chiaramente indicato. Una fede smodata nella ragione
> puo' far commettere errori simili a quelli di una fede smodata in un credo
> religioso.
Sono anch'io dell'idea che le due questioni vadano disgiunte, anche se a
dire il vero pure Kant prese delle belle "Kantonate", basta pensare che per
lui la conoscenza nasceva dalle facolt� di sensibilit�, intelletto e ragione
di cui la prima (la sensibilit�), con cui percepiamo i fenomeni, si
baserebbe su due forme a priori: lo spazio e il tempo....
Anche gli assoluti scientifici, tipo la verit� indiscutibile dei "Bell test
experiments", mi lasciano freddino; in effetti questi esperimenti si basano
su molti concetti "a priori" e non sono privi di dubbi:
http://en.wikipedia.org/wiki/Loopholes_in_Bell_test_experiments Solo ad
esempio, se la geometria locale dello spazio/tempo (quella che "vedono" i
fotoni) non fosse quella "lineare" ipotizzata "a priori"?
Per� a mio vedere un dato � certo, sia che l'universo sia deterministico o
indeterministico di fatto � incomputabile; nel senso che non pu� computare
se stesso! Infatti qualsiasi siano i bit usati per computarlo, nel computo
dovrebbero entrare anche i supporti fisici di quei bit e ci� � paradossale
(loop infinito). Quindi l'universo sarebbe computabile solo dall'esterno, ma
ci� contraddice la parola stessa "universo"! Il fatto poi che nell'universo
ogni parte interagisce con le altre mi porta a dire che, deterministico o
meno, l'universo va dove va e nessuno pu� sapere (in dettaglio) dove andr�.
Invero la capacit�, *limitata*, dell'uomo di computare se stesso, capacit�
evolutasi spontaneamente, mi fa ipotizzare che un simile fenomeno potrebbe
essere avvenuto anche su scala universale: un universo in qualche modo
intelligente, potentissimo ma non onnipotente, soggetto a leggi evolutive
dettate dalla sua matrice spazio/temporale (o pluridimensionale, mah) in
grado di dirigere l'attenzione su una parte di se stesso. Su scala diversa
proprio quello che facciamo noi! In questo senso "a immagine e somiglianza"
avrebbe un eco diverso.
Received on Mon May 14 2007 - 02:37:38 CEST