Re: L'origine della vita

From: Jon Lester <jon.lester_at_hotmail.it>
Date: Thu, 10 May 2007 19:30:17 +0200

Aleph ha scritto:

> Jon Lester ha scritto:

> > Aleph ha scritto:

> > > Chicco83 ha scritto:

> > > > "Aleph" ha scritto:

> > [taglio la parte che condivido perche' le argomentazioni di Chicco83
> > appaiono spesso molto ingenue]

> > > 2) se provi a fare una simile lista di fisici, o scienziati
contemporanei,
> > > dividendoli tra credenti e non credenti l'insieme degli ultimi �
> > > sicuramente pi� numeroso (Nature ha pubblicato recentemente degli
articoli
> > > su questo tema) e poich� la cultura scientifica � maggiormente diffusa
> > > oggi che quattro secoli fa questo dimostra che fede religiosa e
conoscenza
> > > scientifica sono implicitamente, e nei fatti, in contrasto l'una con
> > > l'altra;

> > Questa conclusione non e' razionale e questo fatto ti e' gia stato
> > contestato in it.scienza.
> ...

> La conclusione � assolutamente razionale � supportata dai dati: se hai
> seguito il thread su it.scienza ricorderai che lo studio recente di Nature
> riprende un altro studio effettuato nei primi decenni del secolo scorso e
> quindi � anche fornito di una prospettiva storica.
> Del resto, scienziati o non scienziati, il fatto che la tendenza a credere
> sia (in senso statistico bada bene, non come casi singoli) inversamente
> correlata alla cultura delle persone (in particolar modo quella
> scientifica) � un dato sociologico acquisito da tempo e vale purtroppo
> anche all'inverso, maggiore � l'ignoranza delle persone maggiore la loro
> tendenza a professare credenze irrazionali e di tipo fondamentalista (vedi
> a esempio i Paesi islamici fondamentalisti o l'India).

Tutto questo mi sembra falso. E' un tuo punto di vista partigiano sulla
questione. Sostanzialmente stai dicendo che chi crede e' generalmente un
ignorante. Sulla base, bada bene, di una statistica discutibile per un
campione limitato di scienziati (tutto questo ti era gia' stato
contestato). Se questo e' trarre conclusioni razionali...

> > Il fatto che ci sia una maggioranza di
> > scienziati non credenti non dimostra affatto che ci sia un contrasto tra
> > scienza e religione (altrimenti non avremmo affatto scienziati credenti
> > come tu implicitamente ammetti con la tua statistica che ti e' gia' stata
> > ampiamente contestata).
> ...

> Questo � un modo partigiano e sbagliato (cosa gi� fatta notare nel
> succitato thread) il senso e il significato di intendere il significato
> della statistica nella sua applicazione ai fenomemeni sociali.

No, ti contesto il fatto che su un'analisi sociologica molto limitata tu
arrivi a conclusioni che in essa non ci sono. Come ad esempio un presunto
contrasto tra scienza e fede. Sostanzialmente un miliardo di credenti in
tutto il mondo sarebbero largamente degli ignoranti sulla base della tua
inferenza su quella statistica, su un campione ben limitato di popolazione.

> Il fatto che esista una percentuale minoritaria di scienziati credenti non
> toglie significato alla tendenza generale e maggioritaria che � quella che
> ho detto: se fai un sondaggio sulla pena di morte in Italia e scopri
> (poniamo) che il 70% della popolazione � contrario questa � un dato
> significativo che indica la propensione maggioritaria della popolazione e
> non � affatto sminuito dalla presenza di un 30% a favore.

E' curioso il fatto che in campo scientifico sono sempre le minoranze ad
aver ragione (in certi casi anche solo singole persone). Che ne facciamo
di queste minoranze delle indagini statistiche? Le eliminiamo perche'
costituiscono un fastidio alla maggioranza che ha sempre ragione?
 
> La scristianizzazione e la perdita di convinzioni religiose del mondo
> occidentale � un fenomeno progressivo in atto gi� da molto tempo (gi�
> Nietzsche esplor� queste tematiche e non fu nemmeno il primo), che �
> soltanto un po' pi� amplificato nel sottoinsieme sociologico costituito
> dagli scienziati.
> Il fatto pu� anche darti ma fastidio ma non � contestabile sul piano dei
> fatti (sul piano polemico invece puoi contestare quello che ti pare).

A me non da' fastidio. Non c'e' problema perche' ognuono e' libero di
credere quello che vuole. Ma trarre certe conclusioni cosi' recise su
quello studio, l'unico, che tu sbandieri continuamente come una prova
incofutabile che la scienza dica che chi crede ha torto ed e' un fesso,
beh questo si te lo contesto perche' tali conclusioni sono soltanto le tue.

> > Si puo' credere ed essere pur sempre ottimi
> > scienziati ed esempi ne hai avuti.
> ...

> Ho forse affermato il contrario?
> Io mi limito solo a constatare che i credenti sono in via di progressiva
> estinzione (il granellino di senape di ratzinger, ricordi?), anche tra gli
> scienziati.

E dunque anche chi non e' ignorante e non e' fesso puo' credere. E di
questa minoranza che ne facciamo? E la tanto sbandierata contraddizione
tra scienza e fede per queste persone come la sistemiamo?

> > Ho sempre l'impressione che tu esprima
> > giudizi per "partito" preso.

> Io sto ai fatti.
> Che poi certi fatti possano anche farmi piacere � un'altra questione.

Non mi sembra che tu ti attenga ai fatti ma estrapoli proprio per
supportare un aspetto ideologico spesso discutibile. Una cosa e' la
realta' e un'altra e' la speranza.

> Saluti,
> Aleph

Ciao,

Jon



-- 
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it
Received on Thu May 10 2007 - 19:30:17 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:12 CET