Re: fotone elettromonetismo

From: cometa luminosa <a.rasa_at_usl8.toscana.it>
Date: 10 May 2007 14:28:28 -0700

On 10 Mag, 18:24, marcofuics <marcofu..._at_netscape.net> wrote:
> On 10 Mag, 15:51, cometa luminosa <a.r..._at_usl8.toscana.it> wrote:
>
> > > Ma secondo te la luce puo' esistere senza la sua destinazione?
> > Se � di alta frequenza si.
>
> Quindi... bassa frequenza no, ed alta frequenza si....
> E chi si assume il diritto di segnare una ipotetica frequenza di
> separazione tra i 2 diversi comportamenti?

Ma mi sembra che questo avvenga spesso in fisica. Prendiamo ad esempio
la produzione di coppie elettrone-positrone: questa avviene solo per
frequenze superiori ad un certo valore (circa 1.54*10^20 Hz); quindi
non � cos� strano che il comportamento degli "oggetti" fisici cambi
con il valore di un certo parametro.
La domanda che mi faccio � se un fotone di bassissima frequenza possa
continuare ad esistere dopo essere stato rivelato e a me sembra di no;
in questa ipotesi, sembrerebbe che allora un tale fotone abbia
un'esistenza fisica indissolubilmente legata a sorgente e rivelatore
(la sua "destinazione"), mentre invece un fotone di alta energia pu�
continuare ad interagire con la materia anche dopo essere stato
rivelato.
C'� un'altra considerazione da fare: poich� l'energia di un fotone
dipende dal sistema di riferimento nel quale viene misurata, allora,
se la mia ipotesi fosse vera, un fotone esisterebbe in un sistema di
riferimento ma non in un'altro e questo come pu� essere?
Se in un riferimento in cui ha bassa energia, la materia con cui
interagisce � stazionaria, in uno in cui ha grande energia, la materia
si muove verso di lui, quindi l'energia di interazione rimane comunque
quella, perch� � questa che conta.

Ciao.
Received on Thu May 10 2007 - 23:28:28 CEST

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