Re: Il riscaldamento planetario e' causato dall'attivita' solare?

From: Pangloss <marco.kpro_at_tin.it>
Date: 07 May 2007 14:20:31 GMT

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Per il moderatore: rileggendo il post appena spedito l'ho trovato pieno
di sviste. Rispedisco lo stesso post in versione "epurata" da sostituire
possibilmente al precedente. Grazie.
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[it.scienza.fisica 05 mag 2007] Elio Fabri ha scritto:
> Pangloss ha scritto:
>> ...
>> Ecco perche' asserisco che per causare "direttamente" una variazione
>> Delta T = 1K si dovrebbe verificare una variazione di 15/1000 nella
>> costante solare, in netto contrasto con le osservazioni.
> Mi pare del tutto ragionevole: in fin dei conti, tutto dipende dalla
> T^4...

Appunto, tutto dipende dalla T^4...

Intervenire sul complesso tema del "global warming" significa esporsi al
rischio di dire delle cretinate; non pretendo d'avere ragione, anzi forse
ho commesso qualche errore; tuttavia l'osservazione che ho formulato, per
stimolare la discussione, continua a sembrarmi sensata.

Mi fa piacere che tu giudichi "ragionevole" la mia argomentazione, visto
che essa e' stata generalmente stroncata perche' basata su un modello
troppo "rozzo". L'opinione prevalente e' che senza disporre di un modello
climatico realistico (che per ora e' pura fantascienza) non si possa
dire nulla sul contributo "diretto" delle fluttuazioni della costante
solare sul global warming.

Aggiungo qui un modo piu' formale per sostenere l'importanza di quel
"tutto dipende dalla T^4..." anche in mancanza di modelli sofisticati.
Supponiamo di volere calcolare in una localita' di latitudine theta su
un pianeta (grigio?) rotante e privo di atmosfera la temperatura teorica
locale media T.
Operativamente tale temperatura sarebbe effettivamente misurabile nel
terreno ad una profondita' sufficiente da neutralizzare l'escursione
termica diurna/notturna ed eventualmente anche stagionale.

L'elaborazione teorica di questo modello ed il calcolo numerico con i
parametri orbitali della Terra e' di una complessita' scoraggiante,
sebbene mi sembri fattibile.
Limitatamente al mio scopo, e' pero' possibile buttare il cuore oltre
l'ostacolo con il calcolo dimensionale.

Il risultato finale dovrebbe essere una relazione fra le grandezze:
P potenza del Sole
sigma costante di Stefan-Boltzmann
r distanza pianeta-Sole
T temperatura locale
theta latitudine locale
epsilon inclinazione asse rotazione
Con queste si possono formare tre grandezze adimensionali indipendenti:
theta epsilon sigma*T^4*r^2/P
Per il teorema Pi di Buckingham la relazione cercata tra le grandezze
in gioco deve allora avere necessariamente la forma:

F(theta, epsilon, sigma*T^4*r^2/P) = 0

ovvero:

T = f(theta, epsilon)*(P/sigma*r^2)^(1/4)

La forma esplicita della funzione f non e' determinabile con il calcolo
dimensionale, ma la cosa qui non importa, perche' ci basta asserire che
anche per questo "meno rozzo" modello si avra' certamente per la
temperatura media locale:

(Delta T)/T = (1/4)*(Delta P)/P

con le conseguenze gia' discusse.

-- 
     Elio Proietti
     Valgioie (TO)
        
Received on Mon May 07 2007 - 16:20:31 CEST

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