Re: Contemporaneita' tra due eventi
Il giorno domenica 2 dicembre 2018 00:20:02 UTC+1, Furio Petrossi
ha risposto a brunoh..._at_gmail.com:
> > Quando A e B si incrociano si accendono due luci (testa e coda del treno).
> le luci si accendono contemporaneamente...
> Per chi? Immagino per A. Ma non è chiaro... forse per B? ...
dopo di che spiega certamente bene come stanno le cose
però non capisco perchè si debbano sempre ridescrivere le cose
affaticando così la mente di chi ha poche risorse mentali
perchè non riprende il ragionamento originario?
fra l'altro si eliminerebbe l'imprecisione di brunoh a proposito delle luci
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Einstein, simultaneità, da “Relatività” esposizione divulgativa:
“... Supponiamo che un treno molto lungo viaggi sulle rotaie con la velocità costante v e nella direzione indicata dalla figura. Le persone che viaggiano su questo treno useranno vantaggiosamente il treno come corpo di riferimento rigido (sistema di coordinate); esse considerano tutti gli eventi in riferimento al treno. Ogni evento poi che ha luogo lungo la linea ferroviaria ha pure luogo in un determinato punto del treno. Anche la definizione di simultaneità può venir data rispetto al treno nello stesso preciso modo in cui venne data rispetto alla banchina. Ora però si presenta, come conseguenza naturale, la seguente domanda: due eventi (ad esempio i due colpi di fulmine A e B che sono simultanei rispetto alla banchina ferroviaria), saranno tali anche rispetto al treno? Mostreremo subito che la risposta deve essere negativa.
(qui ci vorrebbe lo schizzo del treno che passa a fianco della banchina,
A e B sono i punti dove cadono i fulmini, M e M' sono coincidenti e a
metà fra A e B osservando il tutto dal prato)
Allorché diciamo che i colpi di fulmine A e B sono simultanei rispetto alla banchina, intendiamo: i raggi di luce provenienti dai punti A e B dove cade il fulmine si incontrano l'uno con l'altro nel punto medio M dell'intervallo A à B della banchina. Ma gli eventi A e B corrispondono anche alle posizioni A e B sul treno. Sia M' il punto medio dell'intervallo A à B sul treno in moto. Proprio quando si verificano i bagliori (giudicati dalla banchina) del fulmine, questo punto M' coincide naturalmente con il punto M, ma esso si muove verso la destra del diagramma con la velocità v del treno. Se un osservatore seduto in treno nella posizione M' non possedesse questa velocità, allora egli rimarrebbe permanentemente in M e i raggi di luce emessi dai bagliori del fulmine A e B lo raggiungerebbero simultaneamente, vale a dire si incontrerebbero proprio dove egli è situato. Tuttavia nella realtà (considerata con riferimento alla banchina ferroviaria), egli si muove rapidamente verso il raggio di luce che provi
ene da B, mentre corre avanti al raggio di luce che proviene da A. Pertanto l'osservatore vedrà il raggio di luce emesso da B prima di vedere quello emesso da A. Gli osservatori che assumono il treno come loro corpo di riferimento debbono perciò giungere alla conclusione che il lampo di luce B ha avuto luogo prima del lampo di luce A. Perveniamo così al seguente importante risultato: gli eventi che sono simultanei rispetto alla banchina non sono simultanei rispetto al treno e viceversa (relatività della simultaneità). Ogni corpo di riferimento (sistema di coordinate) ha il suo proprio tempo particolare, una attribuzione di tempo è fornita di significato solo quando ci venga detto a quale corpo di riferimento tale attribuzione si riferisce. Orbene, prima dell'avvento della teoria della relatività, nella fisica si era sempre tacitamente ammesso che le attribuzioni di tempo avessero un significato assoluto, cioè fossero indipendenti dallo stato di moto del corpo di riferimento. Abbiamo però visto or or
a che tale ipotesi risulta incompatibile con la più naturale definizione di simultaneità. ...”
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A me pare scritto molto bene e che non richiederebbe ulteriori spiegazioni.
Mi pare però che sia sottinteso il fatto che il viaggiatore in M’ per essere
certo che il fulmine in B è scoccato prima di quello in A dovrebbe aver
misurato la velocità dei raggi di luce e aver trovato che entrambi
procedevano a 300.000 Km al secondo il che significa “indipendenza dalla
velocità dell’osservatore”, cosa che, se non erro, è ancora a livello di postulato.
Received on Sun Dec 02 2018 - 07:28:33 CET
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