Re: fotone elettromonetismo
On 30 Apr, 10:20, Paolo Brini <paolo.br..._at_iridiumpg.cancellacom>
wrote:
>.... Il teorema generalizzato (non nella forma
> originale, per�) pone anche dei limiti alle possibili supersimmetrie (v.
> citazione al termine), e quindi ha un valore che va oltre tutto ci�.
ecco, proprio questo mi interessa molto.... :)) spazio esterno
naturale in contrapposizione allo spazio interno dei corpi.....
Secondo me la struttura, dell'elettrone... del leptone, del fermione
in genere... insomma la "struttura" tra virgolette per intendere quel
concetto al quale anche tu ti riferivi sopra, si dovrebbe tentare in
diverse prospettive.
No?....
nel senso: io quando ti parlavo della struttura accennando ad una
possibile interazione tra le componenti (eventuali del corpo...
intendendo struttura) cercavo di focalizzare l'argomento proprio su
questo aspetto.
Struttura --> costituenti --> necessita' di legame/interazione -->
campi-->substrutture e cosi' via....
perche' a ben vedere 2 elettroni che partecipano ad una interazione
diventano una struttura legata insieme dal campo fotonico.... ma ci
sono secondo te delle altre prospettive di indagine?
Ad esempio... non necessariamente indagare cosa sia (quali siano) i
costituenti solo ed esclusivamente <<spaccando>> la struttura in
questione.....
Cosa significa secondo te il fatto che corpi ed anticorpi possano
essere assimilati a fotoni e fotoni assimilati a corpi ed anticorpi?
> Visto che dall'ultima frase quotata deduco una certa tua ostilit� verso
> una descrizione delle interazioni "tramite campi" e verso i bosoni
> mediatori, per superare questi vincoli proponi forse la geometrodinamica?
:)) Non ho ostilita'.... tutt'altro.... e' semplicemente voglia di
stirare al massimo l'applicabilita' delle teorie.... ti diro' che non
propendo ne' per l'una ne' per l'altra: entrambe eleganti.
Supponiamo di avere un buco nero. In prossimita' dell'orizzonte del
buco nero si abbiano creazioni di coppie... tantissime.
Sappiamo che le coppie rimangono legate dal campo.
Ma cosa possiamo pensare quando all'orizzonte una delle due rimanga
infinitamente lontana dall'altra?
Perderanno la loro correlazione, intesa come interazione continua?
E' questo un aspetto molto importante.
Secondo me e' legato alla struttura (non struttura :)) )
dell'elettrone.
Un elettrone e' una "manifestazione di coerenza" locale di energia.
Un fotone e' una manifestazione di coerenza non locale di energia.
La massa e' energia localizzata in modo (piu' o meno) definito nello
spazio.
Una massa al limite nulla e' energia diffusa... man mano che tale
energia si concretizza attraverso la coerenza delle oscillazioni
diventa massiva. I diversi corpi, che possono essere visti
semplicemente come "modi normali" di questa oscillazione sottostante,
assumono la massa come caratteristica passiva o attiva. Nel primo
caso... massa come caratteristica passiva e' l'inerzia, nel secondo e'
la gravita'.
Received on Thu May 03 2007 - 14:42:41 CEST
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