calmeplat ha scritto:
...
> E' una maniera trita, nonch� miope, d'evitar la discussione sul
> merito.
No, � che non vale la pena discutere le opinioni di altri riportate da un
personaggio come Blondet, che � interessato soltanto a fare della
propaganda sanfedista.
> Facciam cos�: ecco qui un'articolo di Franco Battaglia,
> professore di Chimica dell'ambiente presso l'universit� di Modena. Mi
> piacerebbe ascoltare delle critiche (fisicamente fondate) sulla
> questione, ciao!
Il caso di Battaglia � gi� differente e per certi versi � abbastanza
singolare.
Intanto, anche se a me il personaggio sta piuttosto antipatico, devo
riconoscere che, a differenza di Blondet, ha la cultura scientifica
necessaria per capire le informazioni che riporta.
E poi, a suo modo, manifesta una certa indipendenza di giudizio o, detta
in altri termini, ce l'ha a tal punto con gli ambientalisti da attaccarli
anche quando sostengono posizioni che, seppur indirettamente, potrebbero
procurargli notevoli vantaggi.
Mi spiego meglio.
Battaglia � un convinto nuclerista e a suo dire l'Italia dovrebbe fare
come la Francia e tappezzare il proprio territorio di centrali nucleari,
rinunciando completamente a investire sulle fonti rinnobabili basate sul
solare, il vento etc. (sostenute dagli ambientalisti), che a suo dire sono
soltanto baggianate.
Ora cosa c'� di meglio per un pasdaran del filonuclearismo come lui
che stigmatizzare il brutto e cattivo effetto serra da CO2 e proporre
contestualmente la medicina del ricorso all'energia nucleare che �
gas-free?
Direi nulla.
E infatti molti filonuclearisti usano il riscaldamento globale a mo' di
vasellina per propinare all'opinione pubblica nostrana l'indigesto
"suppostone" nucleare. Ma Battaglia no, questo non lo fa.
Gli stanno talmente sulle scatole gli ambientalisti (il verde lo fa
incazzare come il rosso i tori), che pur di dargli addosso � disposto a
rinunciare a dell'ottima, e per una volta efficace, propaganda
filonuclearista :).
Scherzi (ma neppure tanto) a parte il tema � complesso e risposte
convincenti e definitive attualmente non ce ne sono.
L'influenza del Sole sul clima � talmente ovvia ed evidente che non la
nega nessuno, anche se mi pare che lo IPCC le attribuisca al massimo il
30% della variazione di temperatura degli ultimi decenni (il resto sarebbe
dovuto ai gas serra).
Il punto cruciale � che se da un lato i modelli climatici globali sono
ancora estremamente rozzi, dall'altro lato la rilevazione diretta della
temperatura globale del pianeta copre solo pochi decenni e i metodi
indiretti sono alquanto incerti e oltretutto non coprono adeguatamente i
due emisferi.
In pratica i climatologi della nostra epoca si trovano nella non
invidiabile posizione di dover interpretare con strumenti teorici rozzi e
inadeguati dati empirici incompleti e di qualit� estremamente scadente.
E' del tutto ovvio che in una tale situazione d'incertezza tendano a
prevalere pi� le convinzioni personali (basate anche su risvolti politici)
di questo o di quel gruppo di pressione, piuttosto che la realt� dei fatti
(che del resto nessuno conosce appieno).
Saluti,
Aleph
P.S.: A titolo personale posso solo dire che l'atteggiamento di
autoflagellazione (l'umanit� e le sue attivit� sono brutte e cattive, la
Natura invece � bella e buona) sotteso ad alcune posizioni espresse da
certo ambientalismo all'amatriciana mi provocano l'orticaria, n� pi� n�
meno come a Battaglia.
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Received on Thu May 03 2007 - 16:32:40 CEST