"giorgio" <angelo.angoscini_at_sapeonline.it> wrote in message
news:dfKXh.16389$R_5.572189_at_twister1.libero.it...
> non pensavo di scomodare la filosofia; credevo, da datato perito
industriale
anche secondo me la filosofia c'entra poco, o, almeno, il problema posto da
te si potrebbe risolvere facendocela entrare pochissimo.
> elettrotecnico, che confermare analiticamente un fenomeno fisico
determinato
> empiricamente fosse pi� semplice e, soprattutto, potesse fornire se non un
> dato esatto almeno differenze non cos� clamorose (mm/ metri con delta di
> 1/10.000 e 1/3 agli estremi delle ipotesi fatte).
infatti il fenomeno presentato direi proprio si possa determinare
empiricamente in maniera relativamente semplice, con differenze fra
previsione teorica e dato sperimentale decisamente piccole (ed entro gli
errori). Non capisco cosa siano gli "1/10000 e 1/3 agli estremi delle
ipotesi fatte".
Non capisco nemmeno cosa ci sia di tanto complicato in questo problema.
1) Archimede trascuralo che tanto, con palle di 1 kg e 2 kg, e' ininfluente;
2) ipotizzando che le palle, durante la caduta, raggiungano la velocita' di
regime (cosa tutta da verificare ma tanto, se anche non raggiungono tale
velocita', le conclusioni qualitative sono analoghe), la accelerazione
finale dei due corpi deve essere nulla;
3) essendo entrambi i corpi soggetti solo a forza peso e forza di attrito si
ha:
m1*a1=F1=0=m1*g+Fa1
m2*a2=F2=0=m2*g+Fa2
il che mostra che, a regime, *non* sono uguali le forze di attrito, Fa1 e
Fa2, sui 2 corpi. Tu, se ho ben capito, assumi che le forze di attrito sui
due corpi siano uguali essendo uguali per forma e costituzione le due sfere,
ma cio' e' falso. La uguale forma ti potra' garantire che *a parita' di
velocita'* le due palle sentano la stessa forza di attrito. Ma nessuno ti
garantisce che le due palle abbiano la stessa velocita', anzi, proprio il
fatto che la forza di attrito aumenta all'aumentare della velocita' ti
garantisce che, essendo Fa1 ed Fa2 il doppio una dell'altra (essendo
m2=2*m1), avrai che certamente, a regime, le velocita' delle due palle
saranno diverse.
Una seria analisi quantitativa degli effetti deve tenere conto di una stima
attendibile della forza di attrito (nonche', ovviamente, della sua
dipendenza dalla velocita'). Tale stima non e' affatto semplice, io ne so
poco, ma ho visto che qualcosa ti e' stato detto a proposito.
> giorgio
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed Apr 25 2007 - 19:44:03 CEST