Re: povero einstein

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: 23 Apr 2007 03:54:57 -0700

On Apr 23, 12:23 pm, "Bruno Cocciaro" <b.cocci..._at_comeg.it> wrote:

> Eh si', e' di centrale importanza.
> Ti riporto alla lettera quanto dico nella nota 5 nell'articolo che ho
> mandato agli arxiv nel dicembre 2005:
> " "Transport synchronization", in my opinion, means simply this: a clock
> travels from A to B. It leaves from A when it is signing the instant tau and
> the clock fixed in A is signing the instant �t. At the arrival in B the
> travelling clock signs the instant tau+dtau. If the distance between A and B
> is d and if we want synchronize by standard relation, then the clock fixed
> in B will be set at the instant
> �t + dtau*SQRT(a+(d/(c*dtau))^2). The clock motion must be uniform, no
> matter on the interval time value stau measured by the travelling clock
> (that is no matter on its velocity: the transport must not be "slow").
> Uniform motion means that, for any alfa (0<alfa<1), the clock signs the
> instant tau+alfa*dtau when its distance from A is alfa*d."
>
> Non ti pare buona come definizione di moto uniforme ?

Si, ma � sottointeso un altro assioma di carattere fisico: che
esistono moti uniformi, nel senso definito. Comunque per me � OK mi
pare equivalente (essere fisicamente la stessa cosa) alla procedura
basata sulla costanza della velocit� della luce.

> Ah, perfetto, allora se la proposizione "Lo spazio tempo ha una metrica
> pseudo euclidea" ha lo stesso grado di fisicita' di "decidiamo di
> sincronizzare nella maniera detta ed esistono esperimenti che mostrano la
> "bonta'" della nostra procedura di sincronizzazione" direi di essere in
> pieno accordo con te.

Bene

> Ah, io non dico che sia una richiesta metafisica, pero' dico che il
> principio di relativita' ha una base fisica ed e' alla natura che dobbiamo
> chiedere quando possiamo applicarlo e quando no (per il suono, ad esempio,
> non lo possiamo applicare).

Capisco cosa vuoi dire, ma ci andrei piano con il sostenere che per il
suono non lo possiamo applicare. Lo applichiamo anche per il suono
includendo nella descrizione fisica il mezzo nel quale si propaga il
suono. L'equazione delle onde di suono ha la stessa forma in tutti i
riferimenti inerziali se ci riferimeno al sistema fisico mezzo in cui
si propaga il suono + onde di suono e teniamo conto che tale sistema
fisico ha una velocit� rispetto ad ogni sistema di riferimento
inerziale. Se esistesse un mezzo per il suono che riempisse tutto
l'universo e sul quale noi non possiamo agire in alcun modo (spostare
il contenitore universale) allora si potrebbe discutere se sia meglio
assumere il principio di relativit� oppure se sia mmeglio rompere tale
simmetria e considerare il riferimento in quiete con il mezzo
universale come privilegiato.... e io propenderei per questa seconda
impostazione. Oggi non c'� per� nulla di simile: i suoni si propagano
in mezzi limitati nello spazio (e nel tempo) e i contenitori di tali
mezzi si possono spostare e deformare (in linea di principio)...

> Il passaggio chiave di cui sopra ricorderai che mi venne in mente proprio
> mentre stavo rispondendo ad un tuo commento, quindi io non potro' mai
> ringraziarti a sufficienza per il tempo che decidi di dedicare ai miei post
> (questo anche nell'ipotesi, per il momento abbastanza probabile, che la mia
> posizione si dovesse rivelare un fuoco di paglia).

Ringraziamento per ringraziamento: se prendi le mie dispense vedrai
che anche tu sei ringraziato all'inizio, la tua idiosincrasia verso
certe cose convenzionali nella formulazione delle RS che a volte
vengono spacciate come fatti fisici mi ha dato da pensare diverrse
volte e ci� mi ha permesso di migliorare, a mio parere, la mia
didattica della RS (magari i miei studenti la pensano moolto
diversamente :-) ).

Ciao, Valter
Received on Mon Apr 23 2007 - 12:54:57 CEST

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