Giulio Severini ha scritto:
> ...
> Prima che ci si potesse opportunamente adattare alla vita lunare,
> pertanto, era essenziale rendersi conto che tutti gli oggetti avevano
> adesso un'inerzia sei volte maggiore di quanto potesse far credere il
> loro peso. [...]
Anche senza tirare in ballo l'attrito, si puo' spiegsre benissimo che
cosa intende Clarke, e che tu hai frainteso.
Ovviamente non dice che sulla Luna l'inerzia di un corpo aumenta: -))
Immagina la seguente situazione. Qui sulla Terra sollevi un sasso, e
dallo sforzo che devi fare ne senti il peso. Questo ti da' un'idea
dello sforzo che dovrai fare per lanciarlo a una certa distanza.
Lo lanci, e piu' o meno arrivi dove volevi.
Hai un lungo addestramento per fatti del genere...
Ora vai sulla Luna: anche li' ci sono sassi...
Ne sollevi uno, lo trovi magari stranamente leggero rispetto alle
dimensioni, ma questo non ti sorprende troppo: dopo tutto esiste anche
la pietra pomice :)
Provi a lanciarlo ... e poco manca che non te lo butti sui piedi :-))
La massa del sasso e' quella che e', e il tuo lancio avrebbe dovuto
essere aggiustato soprattutto per la massa.
Ma tu purtroppo non avevi altro modo di valutare la massa (l'inerzia,
la "sluggishness") se non dallo sforzo occorrente per sollevare il tuo
sasso, e questo ti ha tratto in inganno: il sasso e' sei volte piu'
"sluggish" di quello che ti sembrava dal suo peso.
--
Elio Fabri
Received on Thu Apr 19 2007 - 21:02:29 CEST