Re: galilei

From: gnappa <lagiraffa77_at_yahoo.it>
Date: Sat, 07 Apr 2007 21:03:15 +0200

Enzo Franchini ha scritto:
> se prendo 4 mattoni identici in forma e peso e li lascio
> cadere dalla stessa altezza nello stesso momento, � intuitivo che
> toccheranno terra contemporanemente. Se li lego a due a due o tutti e
> quattro, per quale motivo dovrebbero arrivare a terra prima del singolo tra
> essi?
>

A me sembra che questo non dimostri niente, se si legano in modo che
rimangano uno di fianco all'altro (cio� come quando li si lascia cadere
dalla stessa altezza, solo uniti da una cordicella), il fatto che
arrivino insieme, visto che sono identici, � compatibile anche con
un'accelerazione dipendente dalla massa. Se si legano insieme in modo da
formare un unico corpo di massa quadrupla, non c'� motivo di aspettarsi
che cada nello stesso tempo dei mattoni singoli, se non so gi� la legge
che governa la caduta. E il fatto che le due configurazioni portino a
tempi di caduta diversi nell'ipotesi di accelerazione dipendente dalla
massa, non � un assurdo, visto che appunto sono configurazioni diverse.

Ivan ha scritto:
> Che due corpi di peso diverso cadano con la stessa legge oraria risultava
> evidente a Galileo, senza bisogno di conferme sperimentali.
> Infatti: Se la sfera di ferro cadesse pi� velocemente della sfera di legno,
> potrei legare insieme i due oggetti, ottenendo un corpo che dovrebbe, nello
> stesso tempo, cadere pi� velocemente della sola sfera di ferro ( in quanto pi�
> pesante ) e anche pi� lentamente della sola sfera di ferro ( frenata
> dall'appendice di legno ).

Questo esperimento mentale non l'ho mai capito, a me sembra che non
dimostri niente sul piano puramente logico, ma forse l'ho sempre letto
riportato male (qualcuno potrebbe dire la pagina del dialogo in cui si
trova?)

Quando dico che il corpo unione dei due ha accelerazione maggiore sto
pensando la forza agente sul corpo nel suo complesso, qualunque sia la
configurazione (cio� anche se non ho un corpo rigido ma due corpi uniti
da una catenella), mentre quando dico che il pi� leggero frena il pi�
pesante sto pensando la forza agente su ogni massa. Cio� sto
interpretando in modo diverso l'azione della forza su una distribuzione
di masse: non ho due ragionamenti sicuramente corretti che portano a
risultati in contraddizione (da cui posso concludere che l'ipotesi di
partenza, la dipendenza dell'accelerazione dalla massa, sia falsa perch�
porta a un assurdo), ho invece due ragionamenti basati su due ipotesi
diverse, e una delle due (o entrambe) deve essere errata.

D'altra parte il fatto che non sia logicamente vero, ma solo
sperimentalmente vero, che i corpi cadono con la stessa accelerazione,
si pu� capire pensando che lo stesso ragionamento potrei applicarlo
anche ad altre forze: se invece di due sfere di masse diverse soggette
alla gravit� avessi due sfere di uguale massa ma carica diversa soggette
a un campo elettrostatico uniforme, dovrei concludere che devono avere
stessa accelerazione perch� unendole dovrebbero contemporaneamente avere
accelerazione maggiore (dovuta alla somma delle cariche) e minore
(dovuta al frenamento della carica minore sulla maggiore)? Ma nel caso
della forza elettrostatica la carica maggiore ha veramente accelerazione
maggiore della minore, quindi c'� qualcosa che non va nel ragionamento.

-- 
GN/\PPA
"E' meglio accendere una candela che maledire l'oscurit�"
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Received on Sat Apr 07 2007 - 21:03:15 CEST

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