Re: Attrazione e repulsione
On 18 Mar, 08:40, fortunati.lu..._at_gmail.com wrote:
> L'attrazione e la repulsione regolano la vita nell'universo, credo, e
> mi capita spesso di riflettere sulle loro caratteristiche e su come si
> manifestano. Sulla repulsione non faccio fatica ad immaginare come
> possa avvenire, perch� mi basta collegarla all'impenetrabilit� della
> materia. Penso ad un tavolo che voglio spostare e alla mia mano che lo
> spinge. L'una spinge l'altro, e viceversa, e poich� non possono
> compenetrarsi, si respingono. Vi tranquillizzo del fatto che non
> intendo assolutamente approfondire cosa avviene a livello atomico
> (nell'altro mio tread ci siamo dilungati anche troppo). L'esempio
> serve soltanto a chiarire che le repulsioni, le spinte e le pressioni,
> almeno a livello macroscopico, sono facilmente comprensibili.
> L'attrazione invece � tutt'altra cosa, non � intuitiva. Sembra quasi
> non esistere.
> Riprendo l'esempio del tavolo e suppongo di trovarmi ad una certa
> distanza da esso. Invece di spingerlo, immagino di volerlo attrarre a
> me. Per farlo avrei bisogno di almeno una delle seguenti possibilit�:
> - avvicinarmi e afferrarlo per trascinarlo;
> - andare dietro di esso e spingerlo;
> - essere un mago.
> Nei primi due casi, finirei per spingerlo e non per attrarlo. Il terzo
> non lo commento neppure.
> Un altro esempio � la bibita bevuta con la cannuccia. Se aspiro,
> potrei pensare di attrarre il liquido, ma so bene che, in realt�, � la
> pressione atmosferica a spingere la bibita nella cannuccia (gli
> astronauti infatti non possono farlo).
> La calamita che attrae il chiodo (e il chiodo che attrae la calamita,
> come mi hanno giustamente fatto notare in un altro tread), � un caso
> in cui devo riconoscere di trovare difficolt� a capire esattamente
> cosa avvenga all'interno di un campo magnetico e anche cosa sia
> esattamente un campo. Perci� non approfondisco, ma sono convinto che,
> anche in questo caso, alla base ci sia una spinta e non un'attrazione.
Secondo me tu parti dal presupposto (giustificato sulla base
dell'esperienza comune) che in un urto tra due corpi debba esserci
necessariamente una repulsione. In base a questo, tu capisci il perch�
del fatto che due corpi si respingono, e di conseguenza non capisci
bene il perch� in altri casi possono attrarsi. Ovvero, la repulsione
ti sembra "la regola" ovvia quando due corpi vengono in contatto.
Per�, il fatto che "in un urto tra due corpi ci sia una repulsione"
non � "vero a priori" ma solo "in casi particolari". Il fatto che
questi casi particolari siano la maggior parte di quelli
dell'esperienza comune probabilmente contribuisce a creare
l'illusione, in chi non ha approfondito lo studio della fisica, che
questa sia una "legge della natura".
Non lo �. Credimi.
Received on Tue Mar 20 2007 - 13:53:31 CET
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