Re: Ockham o Occam

From: Fatal_Error <fatal_error_at_nospam.it>
Date: Tue, 19 Jun 2012 12:08:40 +0200

"cometa_luminosa" <alberto.rasa_at_virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:ecba588d-6d67-4d88-84ae-5e833b6732c4_at_fr28g2000vbb.googlegroups.com...
> On Jun 14, 8:37 pm, "Fatal_Error" <fatal_er..._at_nospam.it> wrote:
>
>> "cometa_luminosa" <alberto.r..._at_virgilio.it> ha scritto nel
>> messaggionews:589200d9-79f1-4622-a510-e70008d1a548_at_l5g2000vbo.googlegroups.com...>
>> On Jun 3, 11:55 pm, Soviet_Mario <Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:
>> >> Scusatemi, si fa spesso parlare del suo Rasoio.
>> >> Ma si sono verificate situazioni in cui la soluzione pi�
>> >> semplice ad un qualche problema si � poi rivelata errata, ed
>> >> una pi� complessa quella vera (tra due alternative in
>> >> apparenza entrambe compatibili) ?
>>
>> > Direi sempre :-)
>>
>> Direi mai, se intendiamo nel senso del rasoio di Occam, ovvero di teorie
>> che
>> fanno le stesse identiche previsioni verificabili,
>
> Si, ma verificabili come, quando? Se puoi verificarlo subito, allora
> meanche ci si pone il problema di sceglieree quale delle due
Bene, il discorso e' tutto qui: a pari previsioni, *verificabili* allo stato
della tecnica, ha significato fisico *solo* la teoria piu' semplice, le
*infinite* altre sono ipotesi in attesa di verifica sperimentale.
Naturalmente puoi ideare esperimenti per verificare le eventuali previsioni
*diverse* fatte dalla teoria piu' complicata, ma in attesa di queste
riscontri empirici, resta solo un'ipotesi fra le infinite possibili, dal
significato fisico: x/infinito = zero.

> solo un
> bambino sceglierebbe quella piu' complicata (in questo ng ci sono
> personaggi simili :-) )
Sembra banale, ma quando vai in profondita' sulla questione ti garantisco
che non e' banale per niente, un problemino alla Kurt G�del per capirci!
Definire in modo rigoroso la complessita' nel senso di Occam IMHO lo puoi
fare solo con gli strumenti della teoria dell'informazione, computando e
confrontando la complessita' algoritmica dei "programmi" (teorie) che
generano una determinata stringa (i dati sperimentali corrispondenti alle
previsioni della teoria). Ma anche questo percorso e' irto di ostacoli, in
primis non devi fare confusione fra operatori ed operandi, per capirci
diciamo che la macchina di Turing (il computer) addetta a questo computo ha
predefinite (In ROM? :-) tutte le subroutine corrispondenti a tutti i
possibili operatori matematici, quindi il "programma" (la teoria) diventa in
ultimo qualcosa del genere:
A = o1(D o2(B, C))...
Dove A,B,C,D... sono le grandezze che hai definito (parametri liberi) mentre
o1, o2, o3.... sono gli operatori! In questo modo gli operatori non
aggiungono complessita' algoritmica, altrimenti fai confusione e mescoli
Occam (complessita' algoritmica) con la complessita' computazionale! Come
vedi cosi' risulta immediatamente evidente che meno sono i parametri liberi
(grandezze) e le relazioni fra questi (operatori), minore e' la complessita'
algoritmica (lunghezza in bit) del programma generatore (la teoria): il
rasoio di Occam in azione!
Tutto questo si puo' formalizzare, ma capirai che farlo qui e' drammatico,
l'importante e' capire la linea guida.

> Se invece non puoi verificarlo subito, allora la questione non e'
> banale. Pensa alle fortissime contestazioni che ricevette Boltzmann
> sulle sue teorie di termodinamica che ipotizzavano gli atomi.
Ma le teorie di Boltzmann avevano un potere predittivo nettamente migliore
delle precedenti ed erano anche le piu' semplici nel senso di Occam, per
questo ebbero ed avrebbero avuto successo anche se gli atomi non fossero
realmente esistiti; certo il concetto di "atomo" e' molto cambiato da
allora, ed IMHO deve ancora cambiare radicalmente, ma questo e' un altro
discorso!
 
Received on Tue Jun 19 2012 - 12:08:40 CEST

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