Elio Fabri wrote:
...
> Un certo numero di osservazioni sono possibili. In anni lontani
> (diciamo 30 anni fa...) scrissi anche qualcosa in proposito.
> E' possibile osservare - senza strumenti particolari - Giove e Venere.
> Seguendone le posizioni rispetto alle stelle, si possono determinare i
> loro periodi siderali e le distanze dal Sole.
...
> Ti ho parlato di cose realmente fatte, e ce ne sono anche altre di
> fattibili.
> Il problema e' un altro: e' che salvo rarissime eccezioni gli
> insegnanti di fisica non sanno niente di astronomia, e sono stati
> educati a snobbarla come cosa antiquata (o debbo dire "obsoleta"?)
> E gli autori dei libri non sono da meno :-<
Vero. Per� pensando alla "squola quadratica media" (la q � deliberata)
l' osservazione diretta mi sembra fantascienza. A parte il problema di
competenze (che percentuale di persone, insegnanti di fisica inclusi,
sanno identificare giove in cielo ? E questo ben prima di chiederci
quanto diffusa sia la conoscenza che esista una cosa chiamata
trigonometria sferica) sorgono altri problemi pratici: le osservazioni
si fanno di notte. E non basta una notte. Insomma, so bene che si pu�
fare ma mi sembra anche che pu� funzionare solo per una piccola
minoranza estremamente motivata. In altre parole, mi sembra una tecnica
didattica che "scala male". Sarei felice di ricevere smentite.
Giorgio
Received on Sat Mar 10 2007 - 08:40:26 CET
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