antonio2 ha scritto:
> non riesco a capire la differenza..
La differenza sta nel fatto che priam di parlare di f. d'onda bisogna
decidere di quale _sistema_ si sta parlando.
Il sistema potrebbe essere un singolo elettrone, due elettroni, o un
milione; nonche' infinite altre possibilita': nuclei, molecole...
Nel nostro caso, anche se fai l'esperimento con piu' elettroni, in
realta' adoperi un singolo elettrone alla volta, per cui e' o
impossibile o per lo meno inutile pensare al sistema composto da piu'
elettroni.
Ma se ripeti l'esperimento sempre nelle stesse condizioni, si potra'
supporre che il singolo elettrone, nelle successive ripetizioni
dell'esperimento, abbia sempre la stessa f. d'onda.
> "ogni elettrone ha la sua funzione d'onda" ma due elettroni non hanno
> la stessa f. d'onda?
Spero che quanto sopra chiarisca che cosa intendevo.
> "per costruzione sono tutte uguali" nel senso che scelta una qualsiasi
> osservabile la sovrapposizione dei rispettivi autostati mi dara'
> sempre la stessa psi?
Anche qui ho gia' spiegato, ma in quello che dici c'e' qualcosa che non
mi soddisfa.
La f. d'onda del tuo elettroen dipende da come l'eletrone e' stato
prodotto (si usa dire "preparato").
Non ha niente a che vedere con le misure che poi hai intenzione di
fare.
Invece mi fa l'impressione che tu stia invertendo la logica del
discorso, forse perche' sei condizionato dal fatto che una f. d'onda
puo' sempre essere vista come sovrapposizione di autofunzioni di
un'osservabile.
E' vero che si puo' (e' solo un fatto matematico) ma la f. d'onda non
nasce cosi'.
Ti faccio un esempio: se il tuo elettrone appartiene a un atomo
d'idrogeno, che si trova nello stato fondaemntale, l'elettrone ha una
ben determinata f. d'onda.
Poi puoi decidere di misurare la posizione, oppure l'impulso, o magari
il momento angolare, o quello che ti pare...
La f. d'onda e' sempre la stessa, ma a seconda del caso ti servira'
vederla come sovrapposizione di autof. diverse.
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Elio Fabri
Received on Wed Mar 07 2007 - 20:54:59 CET