Re: Fusione casalinga

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Tue, 27 Feb 2007 17:17:26 GMT

Il 27 Feb 2007, 11:43, "Ivan" <20186invalid_at_mynewsgate.net> ha scritto:
>
> Be': l'energia elettrica assorbita si pu� misurare con uno strumento gi�
> in commercio ( ho trovato E-p 23, della Texas ) che fa il prodotto
> puntuale di V e di I e lo integra nel tempo.
> Il barattolo da marmellata si potrebbe foderare di plistirolo per ridurre
> le perdite di calore dalle pareti...
>
> Comunque non � questo il punto. L'esperimento in garage lo citavo in modo
> semiserio.
>
> La mia domanda era: data la letteratura in materia, le pubblicazioni etc,
> c'� qualche fisico che � certo che la cosa sia una frottola, o al
> contrario, che la fusione nucleare a bassa temperatura sia un fenomeno
> reale e riproducibile?


Osservazione preliminare: hai citato l'esperimento di Iorio e Cirillo.
Cosa c'e' di freddo in quell'esperimento?
Poi un'obiezione: cosa si intende per rendimento? Se hai
studiato termodinamica sai che il rendimento e' il rapporto
fra il lavoro prodotto da una macchina ed l'energia ad essa
fornita. Ma attenzione che in un motore ibrido elettrico + benzina
l'energia prodotta dalla combustione della benzina fa parte
integrante dell'energia fornita. Quello che chiami rendimento
e' un'altro tipo di grandezza.

Occorre puntalizzare comunque, prima di procedere, che se
anche si fosse in presenza di fusione o di reazioni chimiche,
non ci sarebbe alcuna necessita' di pensare ad una violazione
del secondo principio. Mi spiego fra un attimo.


Tanto se si fosse in presenza di fusione, quanto se si fosse
in presenza di reazioni chimiche esotermiche, non saremmo in
presenza di un ciclo termodinamico, ma avremmo dei
reagenti e dei prodotti di reazione e quindi una differenza di stato del
sistema prima e dopo il passaggio di corrente.

Quello che
si intende in quei casi, in cui, in una cella elettrolitica, soggetta
ad una corrente, si osserva piu' calore di quanto
ne sarebbe prodotto dalla conversione diretta di energia elettrica
in calore non e' certamente rendimento, perche' quello che si misura
non e' affatto un lavoro prodotto, ma una quantita' di calore, e' allora
piu'
indicato cercare una parola precisa, se non fossi certo che esiste
un nome indicato in letteratura ingegneristica penserei ad "efficienza
catalica" o qualcosa del genere, ovvero il rapporto fra l'energia
fornita di origine elettrica o chimica e l'energia liberata da determinati
reagenti.

Pure con queste premesse supponiamo di avere degli esperimenti
in cui si trova una "efficienza calore/energia-elettrica" maggiore di
uno. Per essere certi di essere in presenza di reazioni di fusione
occorre verificare che non ci siano altri possibili responsabili chimici
e che non ci siano cause di errore sistematico nella misura dell'energia
elettrica prodotta, ed infine escludere ogni altra causa possibile.

Superfluo dire che esperimenti basati sul caricamento di Palladio, come
di Titanio, sono decisamente lontani dalle tasche comuni e che per la
loro verifica non possiamo che affidarci alle considerazioni dei vari
scienziati che hanno testato questi esperimenti ed alla fede nelle loro
testimonianze. Stando a questa testimonianze riportate da Physics Review
letters etc... ed incluse nel rapporto che citavi dobbiamo ammettere che
gli esperimenti di Pons e Fleshmann non sono stata riprodotti. Se decidiamo
di
fidarci dei risultati ottenuti e della parola dei ricercatori che li hanno
prodotti,
due spiegazioni: e' perche' il fenomeno non e' facilmente riproducibile,
e' perche' il fenomeno non sussiste.

Circa la selva di altri esperimenti realizzati si puo' invece essere
confidenti
nel fatto che le evidenze in favore di fenomeni di fusione, ma non fredda,
ovvero non secondo il canale di fusione proposto da Pons e Fleishman,
esistono in piu' casi, ma che la letteratura sugli esperimenti di tipo
calorimetrico
con una produzione netta di calore, rimane pressoche' fantomatica
all'interno
della comunita' scientifica, nonostante vari seri tentativi di riproduzione.
In Italia il principale filone a favore
e' legato al nome di Giuliano Preparata, scomparso ormai
da molto tempo. Sulla vicenda di Preparata, Del Giudice, et al. non so
sinceramente cosa pensare.

Gli esperimenti piu' creduti e su cui esiste maggiore serenita' in ambito
scientifico sono quelli condotti presso l'Enea. In quei casi l'evidenza era
di rari eventi di fusione, associati a fenomeni di rilassamento della
struttura
cristallina di materiali soggetti a forti sbalzi termici. In questi
esperimenti
non c'e' passaggio di corrente, ma occorre produrre in qualche modo
le differenze di temperatura ed in nessun caso e' stata osservata una
produzione di calore maggiore dell'energia spesa per creare le differenze
di temperatura.

Infine nel 2006 sono stati prodotti dei dispositivi basati su un fenomeno
affine a quello dell'esperimento ENEA che ho appena accennato, in
quell'esperimento c'e' la certezza di eventi di fusione tradizionale, ovvero
non la reazione sostenuta da Pons e Fleishman, la causa sono le differenze
di potenziale elettrico molto elevate che si creano in un sistema
piro-elettrico e capaci di attivare processi di fusione "calda".

Ricordiamo un attimo i processi di fusione fra i reagenti considerati:

http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare

    D + D &#8594; T (1.01 MeV) + p (3.02 MeV)
    D + D &#8594; 3He (0.82 MeV) + n (2.45 MeV)

e secondariamente:

D + T &#8594; 4He (3.5 MeV) + n (14.1 MeV)
T + T &#8594; 4He + 2 n (11.3 MeV)

    3He + 3He &#8594; 4He + 2 p
    D + 3He &#8594; 4He (3.6 MeV) + p (14.7 MeV)
    T + 3He &#8594; 4He (0.5 MeV) + n (1.9 MeV) + p (11.9 MeV) (51%)
    T + 3He &#8594; 4He (4.8 MeV) + D (9.5 MeV) (43%)
    T + 3He &#8594; 5He (2.4 MeV) + p (11.9 MeV) (6%)

t -> He^3 + e + veutrino.
 
Sul link indicato manca la reazione:
d + d -> He + gamma che non e' riportata
perche' ha una "probabilita ' " molto bassa
di verificarsi.

Pons e Fleishman sostenevano
che nel loro dispositivo si producesse elio quattro senza
evidenza di protoni. o di neutroni.

A differenza della difficolta' relativa agli esperimenti di
Pons e Fleishman, e' relativamente accertato che in
palladio deuterato si ha un
aumento delle reazioni

D + D &#8594; T (1.01 MeV) + p (3.02 MeV)

Infine concludo con una domanda: ti risulta che Iorio e Cirillo
abbiano sostenuto da qualche parte di avere osservato
efficienza calore/energia-elettrica > 1 ?








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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Tue Feb 27 2007 - 18:17:26 CET

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